In esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com, l’ex Venezia Stefan Schwoch ha commentato così il ritorno in A dei lagunari
In Serie A dopo 19 anni, il Venezia si gode il primo giorno da neopromossa: “Sicuramente c’è stata tanta emozione e non capita tutti i giorni di ritrovarsi nello stesso posto dove si sono vissuti certi ricordi”, spiega in esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com, Stefan Scwhoch, ex leone alato e ieri al Penzo per commentare la gara da opinionista ‘DAZN’. “E’ strano ritrovarsi tanti anni dopo a festeggiare lo stesso risultato, con la stessa squadra… Sono bei momenti – continua l’ex bomber, che poi aggiunge sulla parabola di Bocalon (veneziano e tifoso del Venezia) – Se gli avessero dato un foglio per scrivere il finale di questa gara, l’avrebbe scritto esattamente così”.
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E poi, ieri, per Schwoch è stata una serata particolare, divisa tra tanti ricordi e amici che in campo hanno provato a portare a casa la promozione. Sia tra le fila del Venezia, che tra quelle del Cittadella: “Quando smetti di giocare a calcio, è chiaro che resti legato a certe realtà, ma è strano: in campo c’era il mio grande amico Zanetti che festeggiava, ma dall’altra un altro mio grande amico come Marchetti (DG del Cittadella ndr), che ha visto sfumare il sogno della Serie A per l’ennesima volta. Per carità, se guardiamo ai granata, è già un miracolo aver centrato la seconda finale in tre anni, ma noi in quanto commentatori siamo chiamati ad essere imparziali, seppur le tante emozioni”.
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Al netto della promozione in Serie A, però, il Venezia sarà presto chiamato a fare i conti col futuro di Paolo Zanetti. Diversi i club che lo monitorano (Torino e Udinese in particolare), ma Schwoch resta cauto nell’immaginare il futuro del tecnico lagunare: “Dipenderà dai programmi societari. Si sa che ha richieste in Serie A e starà a Paolo valutare con attenzione. Per lui si tratterebbe del primo anno nel massimo campionato e farlo in un ambiente dove sei stato promosso, può essere importante. Anche perché ti verrebbe dato il giusto tempo di sbagliare. Basti pensare al rapporto tra Inzaghi e Benevento in questa stagione: ci fosse stato un altro al suo posto, sarebbe stato esonerato prima. Paolo è un ambizioso, sa quanta fatica ha fatto per arrivare lì e farà di tutto per rimanerci”.
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