Per il secondo anno consecutivo il Chievo deve rimandare il discorso promozione. I clivensi sono stati eliminati dalla corsa play-off nella sfida contro il Venezia e ora si ritrovano a tracciare i bilanci di fine stagione.
In casa Chievo Verona è forte la delusione per l’eliminazione dai play-off che ha rinviato nuovamente il discorso promozione. Lo scorso anno i clivensi furono eliminati in semifinale dallo Spezia dopo aver superato l’Empoli nel turno preliminare che quest’anno invece è costato l’eliminazione alla squadra di Aglietti dopo aver chiuso la regular season all’ottavo posto, l’ultima posizione utile per accedere agli spareggi promozione.
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Un risultato già di per sé deludente, frutto di un cammino altalenante. Eppure l’inizio di stagione era stato incoraggiante: dopo il pareggio col Pescara all’esordio e la sconfitta interna con la Salernitana, Palmiero e soci hanno trovato quattro vittorie di fila contro Reggiana, Brescia, Monza e Cosenza. Un filotto mai più ripetuto nel corso della stagione da parte del Chievo che invece a febbraio ha inanellato addirittura tre sconfitte consecutive proprio contro Brescia, Monza e Cosenza, tre delle quattro squadre battute all’inizio del girone d’andata.
Delusione Chievo, rinviato il discorso promozione
Proprio quest’ultimo momento ha segnato la stagione del Chievo che da quel momento ha dovuto lottare per restare in zona play-off: del resto l’ottavo posto è stato conquistato solo grazie alla classifica avulsa. La Spal ha chiuso la stagione a 56 punti, proprio come i veneti, ma ha pagato lo svantaggio negli scontri diretti che ha permesso ai gialloblu di qualificarsi per i play-off salvo poi essere subito eliminati dal Venezia, squadra apprezzata per idee e sistema di gioco e che poche settimane prima (l’1 maggio) aveva battuto i gialloblu in campionato col risultato di 3-1.
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Va però riconosciuta a patron Campedelli una grande coerenza: non ha mai smesso di credere nel progetto di Alfredo Aglietti il quale non è riuscito nella terza impresa consecutiva. Il Chievo potrebbe comunque ripartire da lui ma con la consapevolezza di dover rinforzare un organico che non sempre ha fornito le giuste garanzie in un campionato lungo ed estenuante come quello cadetto.