Outsider ai playoff, col sogno della Serie A: l’arma segreta del Brescia siede sulla panchina e si chiama Pep Clotet
A Brescia sembrava essere arrivato quasi per caso, destinato a rappresentare un’incognita per il calcio italiano e per il campionato cadetto. E invece, Pep Clotet si è presentato e integrato alla grande, cementando un gruppo che appariva ormai smarrito e trascinando le rondinelle alla settima posizione in classifica. Una settima posizione, suggellata dal trionfo di Monza e da una rincorsa ai playoff che aveva dell’insperato, dopo i burrascosi cambi di panchina in casa bresciana.
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Trentasette anni, una carriera da eterno allenatore e le esperienze tra la Spagna e l’Inghilterra: Pep Clotet ha impiegato davvero poco a svestire i panni dello sconosciuto, imprimendo nel giro di qualche giornata un gioco arioso, offensivo e subito riconoscibile al suo Brescia. In particolare, l’ex vice di Garry Monk non c’ha messo molto a recuperare, rivitalizzare e esaltare alcuni elementi della rosa bresciana, apparsi quasi atrofizzati dal grigiore della bassa classifica. Su tutti, Florian Aye, che nel corso della regular-season ha messo a segno 16 reti in campionato, di cui ben 14 sono state realizzate da febbraio 2021, periodo in cui il tecnico catalano ha fatto il proprio esordio sulla panchina delle rondinelle.
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Brescia, Clotet è l’arma in più: ruolino di marcia da big e attacco stellare
Con 35 punti raccolti, il Brescia ha lo stesso ruolino di marcia della ‘corazzata’ Monza, nell’anno solare 2021. Soprattutto, di questi 35 punti, 34 sono stati realizzati da Pep Clotet, che al triplice fischio della regular-season ha fatto registrare uno score di 10 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. Dati che restituiscono (solo in parte) il lavoro positivo che il catalano ha svolto finora sulla panchina del Brescia. E grazie all’ex tecnico del Birmingham City, le rondinelle si presentano ai playoff con tutti i tratti dell’outsider: costanza di rendimento, qualità di gioco, solidità tattica e un’organizzazione offensiva che può spaventare qualsiasi difesa cadetta.
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E poi, anche la fase di non possesso (pur non essendo la specialità della casa), appare finalmente ben rodata. Insomma, il Brescia avverte il Cittadella ed è pronto a candidarsi per un percorso importante nel post-season. Anche perché la formazione di Clotet non avrà nulla da perdere, al contrario delle altre concorrenti, che nei playoff vedono il minimo obiettivo stagionale (Lecce, Monza e Chievo) o il palcoscenico dove spesso si sono infranti i rispettivi sogni promozione (Cittadella e Venezia). Ragion per cui, dal 13 maggio, attenzione soprattutto agli uomini del catalano: Pep Clotet non è più la scommessa di Cellino, ma l’arma segreta di un Brescia che ha tutte le carte in regola per rompere le scatole a Lecce e Monza. Al campo, poi, l’ardua sentenza.