L’ex bomber di Ascoli e Verona (tra le altre) Daniele Cacia in esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com: “Che effetto vedere Jorginho nel Chelsea!”
La Serie B l’ha conosciuta in lungo in largo, girovagando per la penisola. Il risultato: 345 presenze e 134 gol nel campionato cadetto, nel corso della sua lunga e prolifica carriera. Insomma, Daniele Cacia sa bene come far gol e cosa significa mettere a segno imprese come quelle del ‘suo’ Ascoli: “Hanno compiuto una sorta di miracolo, anche se a gennaio hanno fatto un mercato importante, prendendo calciatori del calibro di Dionisi – spiega in esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com, l’ex bomber di Ascoli e Verona (tra le altre) – Poi hanno Bidaoui che è un calciatore importante per la categoria, a corredare una rosa già competitiva. Certo, se guardiamo il valore complessivo della squadra, l’Ascoli poteva gestire meglio la classifica, ma considerando come si è sviluppata la stagione, hanno messo a segno una piccola impresa”.
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Nel corso della sua esperienza all’Ascoli, dal 2015 al 2017, Cacia ha condiviso lo spogliatoio con tanti elementi che oggi affollano la Serie B e la Serie A. In particolare due: mister Alfredo Aglietti (attualmente al Chievo) e Riccardo Orsolini (oggi al Bologna): “Riccardo era un ragazzo di prospettiva quando arrivò ad Ascoli – spiega l’ex bianconero – E si vedevano già le sue qualità, era avanti anni luce rispetto ai suoi coetanei. Può ancora far tanto e diventare un calciatore importantissimo. Adesso, sembra essere finito un po’ indietro nelle gerarchie del Bologna, ma sono sicuro che sia solo un momento. Sentiremo parlare di lui ancora per tanto”.
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“Aglietti è un ottimo tecnico, ad Ascoli sono stato bene con lui – continua Cacia, spostandosi sull’attuale allenatore del Chievo – Magari in questa stagione ha avuto qualche difficoltà, ma ora è pronto a lottare col Chievo e raggiungere la promozione attraverso i playoff, che restano un terno a lotto”. Poi, una parentesi anche e soprattutto su Jorginho: vecchio compagno ai tempi del Verona, l’ex scaligero è pronto a giocare la sua prima finale di Champions, contro il City di Guardiola: “Non lo sento da un paio d’anni, ma Jorge era un fenomeno anche quando eravamo all’Hellas – racconta Cacia, che aggiunge – Fisicamente è sempre stato esile, ma in campo non soffriva mai, facendo quello che voleva col pallone. Si vedeva che era giocatore di alto livello. L’altra sera, poi, l’ho visto con la fascia da capitano, nel Chelsea… mi ha fatto effetto! (ride ndr). E’ davvero un piacere vederlo crescere, abbiamo passato tanti bei momenti insieme. E’ un ragazzo splendido, merita di vincere e continuare a vincere a questi livelli”.
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