Gara non disputata, ma niente 0-3 a tavolino per Empoli-Chievo. Annunciato il ricorso, ma l’ad Ghelfi avverte di un problema
In Serie B tiene banco il caso Empoli-Chievo. I toscani, messi in quarantena dall’Asl, non sono scesi in campo al Castellani nella sfida contro i veronesi. Come successo anche ad ottobre con Juventus-Napoli in Serie A, il Giudice Sportivo ha rimandato la decisione sulla gara, il cui risultato non è dunque quello dello 0-3 a tavolino. Potrebbe arrivare il rinvio della gara, ma anche in questo caso non sono mancate le polemiche, alle quali ha voluto rispondere Francesco Ghelfi, amministratore delegato degli azzurri. “Prima di decidere c’è da pensare – ha dichiarato a Radio Lady – pare facile ma non è mai così. Non abbiamo problemi a pensare che venga deciso il rinvio, il problema è quando giocheremo”.
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Empoli-Chievo, Ghelfi: “Vuoto legislativo, ma sono tranquillo”
Il Chievo ha annunciato di fare ricorso, a tal proposito Ghelfi ha detto: “Se la richiesta arriva al Coni, la gara rischia di giocarsi a campionato finito… un bel problema organizzativo”. Ancora, Ghelfi ha ribadito: “Credo che al presidente di Lega non rimanga che la diplomazia per convincere il Chievo a non arrivare al terzo grado. C’è un vuoto legislativo, perché noi abbiamo giocato il jolly ma non abbiamo chiesto il rinvio, ci era imposto. Il nostro caso nella B non era contemplato nel protocollo, ma sono tranquillo e confido nella giurisprudenza“.
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Infine, l’ad azzurro ha lanciato l’allarme: “Il Chievo non si è reso disponibile a trovare una data. Questo fa pensare che la voglia far slittare più possibile ed è una patata bollente. Preferisco giocare tre infrasettimanali a diritto ma con tutta la rosa piuttosto che giocare Empoli-Chievo con 11 positivi”.