Serie B, squalifica per bestemmia | Esplode la rabbia “Un’ingiustizia!”

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Cosenza, Marulla (Getty Images)

Il difensore del Cosenza punito dal Giudice Sportivo per una bestemmia. Rifiutato il ricorso, il calciatore protesta sui social

Il Giudice Sportivo non ha avuto dubbi e ha squalificato Andrea Tiritiello, difensore del Cosenza, per una giornata per aver pronunciato una ‘frase blasfema, individuabile ed udibile senza margini di ragionevole dubbio”. Il calciatore, nell’atto della bestemmia, secondo la sarebbe stato ripreso dalle telecamere, che fornirebbero in tal modo una prova inconfutabile della sua colpevolezza. Eppure il club ed il calciatore non ci stanno. La società cosentina ha infatti presentato ricorso per la squalifica, ma la Corte Sportiva d’Appello lo ha rigettato.

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Cosenza, Tiritiello protesta: “Non bestemmio da dieci anni”

Lo stesso calciatore, però, non ci sta e si ritiene ‘innocente’. Tramite i propri account social ha infatti negato di aver pronunciato la frase blasfema. “Punito e accusato per qualcosa che non ho fatto e non sono… Un’ingiustizia vera e propria!”, è quanto scritto dal classe 1995 del Cosenza, che ha poi concluso: “Ps. Saranno dieci anni che non dico una bestemmia”. Nonostante la decisione della giustizia sportiva si faccia forte della ‘prova televisiva’, dunque, Tiritiello ritiene di non aver bestemmiato durante la gara contro il Frosinone.

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Eugenio Guarascio, presidente Cosenza (Getty Images)

Il ricorso, rigettato, e le proteste arrivate tramite i social da parte del diretto interessato nulla hanno potuto: il centrale salterà la sfida con la Salernitana di Castori all’Arechi.

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