Chi è Olaf Kobacki, esterno offensivo polacco di proprietà dell’Atalanta e tra gli elementi di maggior interesse della formazione Primavera della Dea di cui è un punto fermo.
La storia nerazzurra di Olaf Kobacki inizia nel 2017. La Dea ha pescato l’attaccante classe 2001 in Polonia dove giocava nella Lech Poznan Football Academy. Arrivato in Italia, è andato a rinforzare la formazione Under 17 dell’Atalanta mettendosi subito in mostra segnando dieci reti in 20 presenze tra regular season e fase finale.
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Ha confermato le buone impressioni anche in Primavera: anche in questo caso i numeri parlano chiaro, con 5 reti in 19 presenze. Tra i gol segnati, pesa quello nella finale di Supercoppa Primavera vinta dall’Atalanta per 3-1 sulla Fiorentina lo scorso 21 gennaio. Dopo la finale, Olaf Kobacki si è detto “molto contento” per aver realizzato il gol del vantaggio e, soprattutto, per aver “vinto la partita” che gli ha consentito di conquistare il “primo titolo con l’Atalanta dopo tre anni. Sono molto orgoglioso di giocare in questa squadra” sono state le parole dell’ala polacca a margine della vittoria della Supercoppa di categoria.
Chi è Olaf Kobacki, attaccante dell’Atalanta con velocità e potenza
Olaf Kobacki nasce come ala sinistra ma, di fatto, può svariare lungo tutto il fronte offensivo. Viene infatti utilizzato anche a destra e al centro dell’attacco a due. In qualche occasione è stato adoperato anche da trequartista, ruolo che riesce ad interpretare grazie alle sue doti tecniche e atletiche.
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Di piede destro, Olaf Kobacki riesce a calciare anche con l’altro piede. Tra le sue doti principali c’è, senza ombra di dubbio, il dribbling. Riesce spesso a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. Un calciatore da contropiede puro, ma non solo. Nelle ultime settimane le sue performance sono in netto miglioramento e anche il tecnico della prima squadra, Gian Piero Gasperini, ha iniziato a raccogliere informazioni sul suo rendimento.
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L’intenzione di Olaf Kobacki è quella di continuare a dare il massimo con la formazione Primavera, senza farsi distrarre dalle voci di una possibile convocazione in prima squadra. Eppure la sua duttilità tattica si sposerebbe alla perfezione con il credo tattico di Gasperini e con l’idea di calcio portata ormai da molti anni dal club di Percassi.
