Chi è Mattia Pagliuca, attaccante classe 2002 di proprietà del Bologna e figlio d’arte del portiere Gianluca Pagliuca, oggi allenatore dei portieri del Bologna Primavera. Dopo essersi in mostra proprio con la primavera, Paglica jr ha esordito anche in Serie A.
Nato a Bologna il 25 aprile del 2002, Mattia Pagliuca è un attaccante dal sangue rossoblu e figlio d’arte di Gianluca Pagluca, portiere che la fine degli anni Ottanta e il 2007 ha difeso i pali di Sampdoria, Inter, Bologna ed Ascoli oltre a quelli della Nazionale. Il figlio, Mattia, sta trovando spazio nel mondo del calcio ma… da attaccante.
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Convocato per la prima volta da Sinisa Mihajilovic per la partita col Napoli dello scorso 8 novembre. Pochi giorni dopo, il tecnico felsineo gli ha concesso l’esordio in Serie A inserendolo nel finale della partita persa contro la Roma. Dodici minuti da subentrato al posto di Vignato per Mattia Pagliuca, convocato anche per le successive tre partite contro Spezia, Torino ed Atalanta.
Chi è Mattia Pagliuca, figlio d’arte che fa l’attaccante
Con la ripresa del campionato Primavera, Mattia Pagliuca è tornato tra le fila della squadra allenata da Luciano Zauri. In 10 presenze in campionato ha segnato tre gol, due dei quali nella partita vinta per 2-1 sul campo della Fiorentina Primavera allenata da Alberto Aquilani. A segno anche contro la Juventus, Mattia Pagliuca sta dimostrando di avere importanti doti tecniche.
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Del resto il responsabile del settore giovanile rossoblu Daniele Corazza ha confermato che Pagliuca jr sta “dimostrando di essere un potenziale grande talento”. E anche con Luciano Zauri è da subito nato un feeling importante. Pur giocando da numero 9, Mattia Pagliuca è un attaccante moderno, capace di portare palla e saltare l’uomo ma non gli mancano, certamente, le doti da rapace d’area di rigore.
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Lo confermano i due gol messi a segno contro la Fiorentina: il primo dopo aver saltato l’avversario in area di rigore, il secondo in estirada infilando la sfera sotto la traversa. Guardando le partite di papà Gianluca avrà certamente imparato i segreti – e i punti deboli – dei portieri. Anche per questo motivo è pronto a scrivere un’altra bella storia dei Pagliuca nel mondo del calcio.
