Il presidente del Pordenone parla della necessità del Var dopo la sfida contro il Cittadella e l’episodio del rigore dubbio
Spazio alle polemiche dopo il match Pordenone-Cittadella, con un episodio contestato da parte dei padroni di casa. I neroverdi, infatti, ritengono gli sia stato negato un rigore evidente ai danni di Ciurria, che è stato invece ammonito per simulazione dopo un contatto con Proia. La gara è poi terminata con il risultato di 0-1 e, quindi, con la sconfitta dei friulani e la vittoria degli ospiti. Ma a proposito del controverso episodio contestato, è stato sollecitato l’utilizzo del Var – che sarà ufficialmente introdotto anche in Serie B a partire dalla prossima stagione – da parte del presidente del Pordenone Mauro Lovisa.
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Var, Lovisa: “E’ necessario anche in Serie B”
Queste le sue parole al termine della gara e riportate da Il Messaggero Veneto a proposito della moviola in campo: “Una novità di cui abbiamo bisogno. Ho parlato con il direttore di gara dopo il 90’: mi ha detto che il nostro giocatore ha simulato. Gli ho risposto che non era vero. Come si fa a non concedere un rigore del genere e, per giunta, a estrarre il cartellino giallo? Non voglio cercare alibi per la sconfitta: il Cittadella ha fatto meglio di noi nel complesso. Un episodio così, tuttavia, ha avuto il suo peso nei 90 minuti”. Ancora sul Var, Lovisa si è espresso in questi termini: “Com’è possibile, alla luce di tutto ciò, che un direttore di gara in A possa usufruire di ogni tecnologia e tra i cadetti non averne a disposizione neppure una? Anche per questo motivo penso che gli assistenti debbano interagire maggiormente con gli arbitri, dar loro una mano. È necessario”.
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Infine ha aggiunto: “E’ da tanto che insisto sull’introduzione del Var per far sì che tutte le squadre vengano tutelate. Il Pordenone è in credito ma il problema è generale. In ogni campo sono stati segnalati episodi clamorosi”.