Dario Mirri ha deciso di mettere in vendita il Palermo: il patron è alla ricerca di nuovi investitori che garantiscano solidità
Sono diversi anni che il Palermo versa in una situazione societaria molto complicata e manca la partecipazione ai palcoscenici più importanti del calcio italiano. Sembra infatti una vita fa quando la squadra rosanero approdava in finale di Coppa Italia, persa poi 3-1 contro l’Inter. In circa dieci anni sono cambiate tante cose, su tutte il fatto che Zamparini sia andato via e il Palermo sia in Serie C. Col suo addio, si sono alternate diverse proprietà con scarsissimi risultati. E ora il Palermo si trova di fronte all’ennesimo scenario riproposto negli ultimi anni.
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Palermo, Mirri mette in vendita la società
Tony Piazza il prossimo 30 giugno lascerà il 40% delle quote del Palermo, ma non è finita qui. L’attuale presidente Dario Mirri -secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport– ha dato mandato alla società ‘Pricewater Coopers‘ di trovare nuovi investitori dell’intero pacchetto azionario. Insomma, sarebbe il settimo passaggio di mano degli ultimi quattro anni. Un numero altissimo, che impedisce al club di avere futuro e di evitare di partire ogni volta da zero. Infatti, alla base di questa scelta di Mirri ci sarebbe l’esigenza di consentire al Palermo di tornare a livelli più alti della Serie C.
Cosa che Mirri non può garantire per impegno economico, investimenti e solidità. Dunque, una proprietà forte e sicura è quella che serve ai rosanero per tornare ai fasti di un tempo. La base d’asta per la cessione della società è di circa 15 milioni di euro, con Mirri che manterrebbe la gestione della pubblicità per altri quattro anni. In ogni caso, l’attuale stagione non è a rischio. Il Palermo ha collezionato 27 punti in 22 partite, con sei vittorie, nove pareggi e sette sconfitte e un undicesimo posto che lo farebbe fuori dai playoff.
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Si prospettano ancora tempi duri per il club rosanero e il Covid-19 non ha di certo aiutato. Non esistono però delle trattative vere e proprie che possano portare alla cessione. La volontà dell’attuale presidente è quella di trovare una persona affidabile, altrimenti si andrà avanti con un ridimensionamento dei costi.