Numerosi casi di coronavirus in rosa, arriva il duro sfogo da parte del presidente: “Voglio lasciare il calcio”
Ha creato grandi polemiche lo strano caso di Casertana-Viterbese in Serie C, con i padroni di casa costretti a giocare in 9 contro 11 avendo ben 15 indisponibili per coronavirus più altri assenti tra infortuni e squalifiche, con in aggiunta 3 membri febbricitanti dei 9 disponibili, due dei quali risultati successivamente positivi al Covid. Il match è stato perso per 0-3, con la Viterbese che non ha accolto la richiesta di rinvio del club. Il problema per i campani permane anche in vista della sfida contro la Juve Stabia. A tal proposito ha parlato il presidente Giuseppe D’Agostino a Radio Punto Nuovo: “Ghirelli se ne è lavato le mani del nostro caso. Esiste un protocollo e non ci piove. Da una settimana mi interfaccio con la Lega: se l’Asl non dichiara cluster, ci hanno detto, la Casertana deve giocare. Il Palermo ha giocato in 11, noi in 9. A Castellammare si gioca, ad oggi: e giocheremo in 8”.
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Coronavirus, Caertana in ginocchio | D’Agostino: “Tutto per tre punti schifosi…”
Ancora, il numero uno della Casertana ha continuato dicendo: “Se retrocediamo per questi punti persi non possiamo appellarci a nulla, io in qualità di Presidente non giocherei mai”. E sul derby con la Juve Stabia e la ‘minaccia’ di lasciare il calcio: “Vogliono giocare, continuandosi ad appellare al protocollo. Voglio abbandonare il calcio, non la Casertana. La Juve Stabia non ha teso la mano alla Casertana, vogliono giocare se la Lega non sposta”. Ancora sugli stabiesi ha detto: “4 anni fa la Juve Stabia mi chiese il campo, hanno giocato 6 partite qui senza prendere un euro. Questo significa esser sempre pronti a dare una mano: ora, mi sono trovato da solo, contro tutti i valori dello sport”.
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“Per 3 punti schifosi falsano il campionato: tenetevi i soldi”, ha tuonato infine D’Agostino, evidentemente amareggiato per la situazione paradossale che si ritrova costretto ad affrontare.
