Situazione caotica per il club, che rischia di non poter tornare in campo dopo il lockdown: per il Trapani si attende il Tribunale di Roma
E’ caos totale in casa Trapani, laddove le numerose problematiche che la società si ritrova ad affrontare potrebbero avere gravi ripercussioni nel giro di breve tempo. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, infatti, i siciliani rischiano di non tornare in campo alla ripresa del campionato dopo lo stop durato oltre 3 mesi a causa dell’emergenza coronavirus. Sono infatti riportate le parole di Fabio Petroni, rappresentate dell’Alivision, che a Trapanisi.it aveva dichiarato: “Oggi, con i conti bloccati, e con il pignoramento subìto, il nostro lavoro è pregiudicato”.
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Trapani, al Tribunale di Roma la sentenza
Si respira, insomma, un’aria molto tesa in quel di Trapani, dove ben 23 dipendenti non starebbero ricevendo più le mensilità da quattro mesi. A peggiorare la situazione ci sono i conti correnti bloccati e, soprattutto, il pignoramento da parte della FM Service per un somma che supero il mezzo milione di euro. Così il club non può incassare l’ultima tranche di contributi da parte della Lega ed galleggia in alto mare. Decisiva sarà la sentenza da parte del Tribunale di Roma, che dovrà pronunciarsi in merito alla contesa tra le due proprietà del club di Serie B e stabilire a chi appartenga lo stesso.
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Dunque, la guerra scatenatasi tra Fabio Petroni e Maurizio De Simone (a capo della Fm Service), rischia di avere strascichi più gravi del previsto.
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