Si prova a far ripartire il campionato, ma le perdite causate dal coronavirus potrebbero comunque fare una strage. L’annuncio del presidente
Non è un momento facile per il calcio in tutto europeo. In tante nazioni il pallone ha smesso di rotolare da più di due mesi e mezzo a causa dell’emergenza coronavirus e si cerca una soluzione per provare a tornare in campo in modo da ridurre le possibili perdite economiche. Più si scende di categoria e più le difficoltà aumentano.
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Serie B inglese, il presidente dell’Huddersfield: “50 o 60 squadre rischiano di fallire”
A parlare con preoccupazione di questa situazione è Phil Hodgkinson, presidente dell’Huddersfield che milita in Championship, ovvero la Serie B inglese. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni della BBC Sport: “Il problema non è finire questa stagione, ma quello che succede dopo. Ci sono società che conosco che stanno continuando a negoziare solo perché rimandano le spese e le tasse ad altri creditori. Ma prima o poi dovranno pagare. Se non si trova un accordo per il pagamento di tutte le spese, ci saranno 50 o 60 squadre che smetteranno di esistere“.
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Danni economici: “Ogni club dovrà pagare più di 150.000 o 200.000 euro per i test fino a fine stagione, ma cosa succede dopo? Il governo ci ha detto che non ci saranno grandi raduni fino al vaccino che è probabilmente previsto per il 2021. Ciò significa che le società calcistiche perderanno una grande percentuale dei loro guadagni. Per i prossimi tre, sei o dodici mesi per i club non ci saranno entrate”.
Soluzione: “I giocatori devono dare una mano perché se i club falliscono, i loro contratti non verranno comunque rispettati”.
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