Il direttore sportivo del Padova, Sean Sogliano, ha parlato della situazione dei campionati e del taglio degli stipendi effettuato dalla società biancorossa
Anche il mondo del calcio sta vivendo un periodo particolarmente difficile, sopratutto a livello economico. La sospensione dei campionati ha portato molti problemi alle società ed alla Federazione. Per quanto riguarda il ritorno in campo ed il taglio degli stipendi dei giocatori, ha parlato il direttore sportivo del Padova, Sean Sogliano, che si è detto soddisfatto del comportamento dei calciatori.
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Coronavirus, Sogliano: “I giocatori del Padova sono stati bravi a recepire il messaggio”
Anche in Serie C si è dovuto ricorrere al taglio degli stipendi dei calciatori per affrontare la crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus. Il Padova è riuscito a raccogliere il consenso di tutti i calciatori per la riduzione di una mensilità e mezza di stipendio. Ai microfoni del ‘Gazzettino’, il direttore sportivo, Sean Sogliano, dichiara: “Non c’è stata una trattativa perché non stiamo parlando di una situazione normale su un contratto, ma di una situazione che ha colpito tutte le squadre e tutta l’Italia. Ai ragazzi ho fatto presente quello che pensavo da persona più grande di loro che oggi fa il dirigente, ma che ieri era un calciatore. È stata una cosa condivisa con i giocatori e abbiamo trovato un accordo di riduzione perché un po’ penso che sia un atto dovuto in questo momento e un po’ alla fine è sempre un aiuto che si dà alla società per poter cercare di guardare avanti sempre con ottimismo. Un atto che non rappresenta niente di straordinario, ma i giocatori hanno parlato molto tra loro e sono stati bravi nel recepire il messaggio: hanno capito che è una cosa giusta anche per loro”.
Poi al Corriere del Veneto rivela: “Il presidente Joseph Oughourlian ha apprezzato molto il gesto, oltretutto il suo Lens è stato promosso in Ligue1. Speriamo che possa essere di buon auspicio anche per il Padova. Abbiamo ancora speranza di poter giocare, ma sappiamo che prima di tutto dovrà essere la Serie A a mettersi d’accordo col Governo. La Serie A deve aprire la strada, poi si penserà alla Serie B e alla Serie C. Noi non ci siamo ancora arresi all’idea che debba terminare tutto, anche perchè bisognerà presto per forza di cose pensare anche alla prossima stagione. A luglio ci sarebbero i ritiri, ad agosto dopo la metà del mese di solito partono i campionati”.