Lunga lettera del presidente del Venezia Niederauer, che si èd etto a favore della cancellazione dei campionati proponendo alcune soluzioni
Il presidente del Venezia, Duncan Niederauer, ha pubblicato, attraverso il sito ufficiale del club, una lettera nella quale esprime le proprie perplessità sull’eventualità di tornare a giocare, sottolineando tutti i rischi che comporterebbe la ‘riapertura’ del campionato dopo l’emergenza coronavirus.
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Lettera Niederauer: “Ripresa? Troppi rischi”
Questa, in sintesi, la lettera di Niederauer: “Tutti vorrebbero poter tornare a calcare presto i campi da gioco, ma purtroppo le indicazioni che riceviamo da parte del governo e dei funzionari sanitari, in Italia e in altri paesi, non ci permettono di essere ottimisti. Sono molte le domande che mi sto ponendo in questo periodo e che vorrei condividere con voi. Se la stagione ripartirà, come molti auspicano, quali saranno i protocolli messi in atto? Che cosa dovremo fare per “ri-aprire” centri sportivi e stadi e garantire la tutela dei giocatori e del personale dei club? Ma soprattutto, vogliamo davvero provare ad avere 100 squadre che riprendono ad allenarsi per poi giocare di nuovo nell’arco poche settimane? Per quale scopo? E se anche a un solo giocatore venisse diagnosticato il Covid-19 dopo aver riavviato la stagione, cosa succederebbe? Probabilmente diverse squadre dovrebbero essere messe in quarantena, e poi? La stagione sarebbe di nuovo sospesa? Inoltre, se dovessimo giocare oltre la fine di giugno, come si pensa di gestire i rapporti contrattuali con i giocatori, in particolar modo con quelli in scadenza il 30 giugno?”.
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“Tutto quello di cui abbiamo sentito parlare riguarda protocolli per cercare di gestire la situazione attuale – si legge ancora nella lettera – protocolli che generano dei costi pesanti che si riverseranno inevitabilmente sui club. Potremmo sostenere questi costi? Per non parlare dei ricavi che si sono fermati ormai più di un mese fa. Ho letto che per alcune squadre che provengono dalle aree maggiormente colpite dal virus, tra cui rientra la nostra, è stato proposto di giocare in un’altra parte del paese. Senza tifosi, e anche lontano da casa, questo non mi sembra giusto”.
Lettera Niederauer: “Campionati da cancellare”
Più avanti, Niederauer si è detto a favore della cancellazione del campionato: “Forse allora dovremmo concentrarci sul tentativo di permettere alla Serie A di terminare il proprio campionato, e per questa stagione pianificare di non giocare negli altri campionati. Credo che qualora Federazione, governo e sanitari fossero d’accordo, la Serie A dovrebbe cercare di terminare la stagione. Se invece ciò non fosse possibile, non dovrebbero esserci retrocessioni. Di conseguenza, senza retrocessioni, non ci sarebbero nemmeno promozioni o retrocessioni in Serie B. In questo scenario, ovviamente i club di Serie B che erano ben posizionati per essere promossi esprimeranno frustrazione, ma si potrebbero adottare delle misure di “risarcimento” che potrebbero rendere la situazione più accettabile. La prima cosa che si potrebbe fare è trasferire i punti conquistati da ogni club in questa stagione, nella prossima. Ciò darebbe la possibilità ai club che erano davanti in questa stagione di ripartire nella prossima stagione da una posizione avvantaggiata”.
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Serie B a 24 squadre, la soluzione di Niederauer
“Inoltre – ha spiegato ancora Niederauer – i club di Serie A in zona retrocessione potrebbero condividere parte dei loro ricavi 2020-21 con i club che erano i più vicini a raggiungere la promozione in Serie B. Il paracadute che normalmente andrebbe ai club retrocessi in questo caso sarebbe destinato ai club che non sono stati promossi”.
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Il numero uno del Venezia ha indicato un’ulteriore via: “Esiste poi anche un altro scenario: la Serie A completa la propria stagione, le ultime tre squadre vengono retrocesse e la Serie B promuove tre club. In questo caso ci troveremmo di fronte a due scelte: promuovere i primi tre club in classifica (nel momento in cui la stagione è stata sospesa) o promuovere automaticamente le prime due squadre selezionando la terza squadra tra una di quelle in zona playoff (sempre al momento della sospensione del campionato). Questa soluzione è simile a quella proposta dalla Serie C. In quest’ultimo scenario, l’anno prossimo la Serie A avrebbe 20 club, la Serie B 24 club e la Serie C 56, più eventuali club provenienti dalla Serie D. Personalmente credo che questi siano gli unici due scenari in grado di soddisfare e tutelare la maggior parte dei club, ed entrambi dipendono dal fatto che la Serie A possa finire la sua stagione e che la Serie B sia in grado di gestire 24 squadre l’anno prossimo”.
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Lettera Niederauer: “Seconda e terza categoria impreparate”
Poi la conclusione della lettera: “Se verrà presa la decisione di portare a termine il campionato in tutte le leghe, dobbiamo sperare di essere preparati a fronteggiare tutte le problematiche che inevitabilmente insorgeranno. Ma dubito fortemente che la maggior parte dei club di seconda e terza divisione siano preparati a seguire i protocolli indicati vista anche la mancanza di personale medico dedicato”.
“Siamo consapevoli del fatto che i leader dell’industria calcistica in Italia oggi si trovano a dover prendere decisioni molto difficili alle quali non esistono risposte facili. Da parte nostra, noi del Venezia FC, possiamo solo dare il nostro contributo nella speranza che le idee proposte possano essere utili”.
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