Serie B, parla il presidente: “Emergenza Coronavirus diventi opportunità”

Serie B, parla uno dei presidenti su come rilanciare il calcio dopo l’emergenza coronavirus: le proposte per la ripartenza

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Pallone Serie B (Getty Images) 

Tema caldo in questi giorni è quello della cosiddetta fase 2 dell’emergenza coronavirus, quella in cui si potrà iniziare a ripartire con le varie attività. Discorso che vale anche per lo sport e per il calcio, che vogliono provare a ricominciare il prima possibile per concludere la stagione. Obiettivo che sembra verrà perseguito anche se la ripresa dovesse avvenire tra qualche mese. L’interesse si sposta comunque sugli scenari futuri di come sarà il calcio italiano e internazionale dopo l’emergenza. Ne ha parlato a ‘Radio Punto Nuovo’ Carlo Neri, presidente dell’Ascoli.

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Tifosi Ascoli (Getty Images) 

Serie B, Neri: “Il calcio trovi un modello di business e contenga i costi”

“Dall’emergenza deve nascere un’opportunità – ha spiegato – Non possiamo aspettare che qualcuno ci risolva i problemi. Il calcio è la terza-quarta industria del paese, per tenerlo in vita dobbiamo attuare degli accorgimenti. Non c’è innanzitutto un modello di business, non conosco un’azienda che abbia perdite certe a fine anno. Bisognerà intervenire sui costi, imponendo un salary cap e investendo sui giovani. In questo modo, soprattutto in Serie B, le squadre dovranno seguire strade tracciate. Schierare obbligatoriamente dei giovani può fornire un bacino interessante per la crescita in prospettiva. La Serie A invece ha delle dinamiche a parte”.

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Roberto Stellone (Sito ufficiale Ascoli) 

“Le società vanno sostenute come aziende, ma anche il campionato ha un valore simbolico che va preservato – ha proseguito – In Serie B non ci sono strutture adeguate al momento. Bisognerà giocare soltanto in sicurezza, al momento si prefigura un compromesso tra salute pubblica e necessità di una partita di calcio. Ma ai compromessi non ci sto”.

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