Coronavirus, destino in bilico per il campionato di Serie B: dichiarazioni forti di uno dei presidenti, il torneo rischia di non riprendere
Il destino dei tornei di calcio rimane appeso a un filo, con il prolungarsi dell’emergenza coronavirus. Con la proroga delle misure restrittive fino al 3 maggio, anche il ritorno in campo anche solo per gli allenamenti è necessariamente slittato. Le società attendono novità dal Governo e dai comitati scientifici per capire se ci sarà possibilità di provare a salvare la stagione concludendo regolarmente i campionati.
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Coronavirus, Guarascio: “Il calcio sarà diverso, torneo da annullare”
C’è chi nel panorama calcistico però è piuttosto pessimista sugli sviluppi del prossimo futuro. Eugenio Guarascio, 66enne presidente del Cosenza, al ‘Corriere dello Sport’ ha espresso una visione fortemente critica. “Vedo la situazione al momento molto difficile, se non impossibile – ha spiegato – Ci auguriamo tutti che venga trovato presto un vaccino per il Covid-19, ne saremmo felicissimi. Ma ora come ora dobbiamo pensare che il calcio sarà diverso da come lo conoscevamo. Dal punto di vista economico, servirà diversificare il taglio degli stipendi e anche un ‘piano Marshall’ di sostegno come ipotizzato dal presidente della Lega B Balata“.
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Su come dovrebbe concludersi l’attuale stagione, Guarascio ha le idee chiare. “Tornare a giocare a porte aperte non se ne parla per il distanziamento sociale – ha spiegato – A porte chiuse sarebbe surreale e comunque ci sarebbero rischi per giocatori, addetti, arbitri, guardalinee. Un campionato come il nostro che inizia, arriva a due terzi e poi viene fermato, sarebbe da annullare. Al primo posto ci sono la salute e la sicurezza di tutti”.
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