Frosinone, furia Stirpe | ‘Pronti ad agire per vie legali’

Si cerca una soluzione che metta d’accordo tutti dopo lo stop dei campionati. Il presidente del Frosinone è pronto a muoversi per vie legali

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Il calcio è fermo a causa dello stop per l’emergenza coronavirus ma non mancano le polemiche in questi giorni. Le settimane passano e ancora sembra difficile immaginare quando questa situazione finirà per cui è impossibile prevedere la ripresa dei campionati. Intanto si discute su possibili date per ripartire e si cercano anche delle soluzioni in caso di stop definitivo.

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Quella più probabile, al momento, sembrerebbe la cristallizzazione della classifica ma creerebbe inevitabilmente una spaccatura con quelle società che non accetterebbero i verdetti stabiliti senza disputare la totalità del campionato.

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Frosinone, il presidente Stirpe: “Pronti ad agire per vie legali”

Frosinone Stirpe Serie B
Maurizio Stirpe (Getty Images)

A tal proposito ha parlato Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, che ha mostrato il suo disappunto riguardo una mancata promozione della sua squadra. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Il format prevede sei promozioni e retrocessioni, in Serie B la terza sale attraverso i playoff ma se questi non si possono disputare per causa di forza maggiore, la terza in classifica sale in maniera automatica. Se il campionato dovesse essere interrotto e al Frosinone non venisse concesso di salire in Serie A, nonostante siamo terzi in campionato, allora sono pronto a muovermi per vie legali. C’è solo una squadra che può parlare di merito sportivo ed è il Benevento, visto che ha 20 punti di distacco sulla seconda in classifica ed è virtualmente in A”.

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La ripresa: “La promozione senza tifosi sugli spalti sarebbe ridicola, il calcio deve andare avanti nel modo giusto. Se non ci sono condizioni di sicurezza, è anche inutile parlare di porte aperte o chiuse. Per ripartire le società devono fare i tamponi ma sarebbe assurdo per due motivi: le società non sono strutturate per fare i tamponi e poi mi sembra assurdo che se c’è la possibilità di fare i tamponi vengano destinati ai giocatori e non alle persone che ne hanno veramente bisogno. Chi pensa a queste cose ha perso il lume della ragione”.

Frosinone
Frosinone (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Questione stipendi: “La nostra posizione è molto chiara, se si interrompe il campionato, pagheremo fino al momento in cui c’è stata la prestazione, ovvero il 7 marzo. Se si dovesse giocare a porte chiuse, invece, chiederemo una decurtazione degli stipendi adeguata alla riduzione dei ricavi che comporta giocare senza pubblico”.

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