Rino Gattuso non sarebbe quello che è diventato, probabilmetne, senza la fiducia del suo agente D’Amico. Ecco il retroscena sul passaggio alla Salernitana
Oggi è l’allenatore di una grande della Serie A come il Napoli, da calciatore ha vinto tutto con la gloriosa maglia del Milan e con la Nazionale italiana, ma quando era un ragazzino poco conosciuto Gennaro Gattuso ha vestito anche la maglia della Salernitana. Era la stagione 1998/99 e il club campano militava in Serie A. A parlare di come quello che poi sarebbe diventato un campione del mondo finì con il club granata è stato il ex procuratore Andrea D’Amico, intervistato via Instagram da Nicolò Schira. “Advocaat voleva mandarlo via a tutti i costi dai Rangers Glasgow – ha rivelato – mi attivai per riportarlo in Italia: era appena diventato un mio giocatore, c’eravamo conosciuti all’Hilton di Glasgow, si era appena fidanzato con Monica che poi sarebbe diventata sua moglie”.
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Gattuso-Salernitana, D’Amico: “Ero tra i pochissimi a crede in lui”
Poi il retroscena sull’approdo a Salerno: “Mi accordai con la Salernitana allenata da Delio Rossi, ma il presidente Aliberti stava per tirarsi indietro in quanto non era riuscito a vendere alcuni esuberi. La mia insistenza permise di chiudere l’affare”. E la curiosità al momento della firma: “A casa di David Murrey c’erano Sean Connery e Catrine Zeta Jones, che erano amici del patron dei Rangers: fu un giorno evidentemente fortunato. Da lì sbocciò la carriera di Rino, tanto che l’estate successiva lo vendemmo al Milan per 20 miliardi”. Fondamentale, dunque, il passaggio alla Salernitana prima del grande salto al Milan, dove Gattuso sarebbe diventato uno dei più grandi di tutti i tempi.
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“Fece ricredere tutti gli scettici, diventando uno dei più grandi centrocampisti al mondo e vincendo tutto. Un’emozione incredibile, sopratutto ripensando a quel 1998 in cui ero tra i pochissimi a credere in Gattuso che per me è come un figlio”, ha concluso D’Amico.
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