Lunga intervista a Serse Cosmi, che racconta il suo punto di vista sul momento che si sta vivendo e sulla stagione calcistica
È un’annata difficile per il Perugia, che sognava i playoff ma prima dello stop forzato a chiuso a metà tra gli spareggi per la promozione e quelli per la salvezza, ovvero al dodicesimo posto in classifica. Tutto è ancora possibile in caso di ripresa, ma intanto non è ancora arrivato quel giusto scossone dopo l’arrivo di Serse Cosmi, che ha avuto comunque poco tempo per lavorare.
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Perugia, Cosmi: “C’è paura anche se qui la situazione non è tragica. Campionato? Obiettivo playoff”
Il tecnico degli umbri si è concesso alla Gazzetta dello Sport per una lunga intervista nella quale ha trattato gli argomenti più importanti di questi giorni: “Io in questo momento sono a Brufa con mia moglie e mio figlio, mentre mia figlia è a Ponte San Giovanni. A Perugia c’è paura anche se la situazione non sembrerebbe tragica, quanto meno non è paragonabile a quella del nord. Io ho amici a Brescia che mi stanno raccontando cose terribili, in questo momento mi interessa poco del campionato perché sarebbe follia pensare al calcio. Priorità a salvarsi nella vita”.
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Ritorno a Perugia dopo 16 anni: “La città l’ho trovata un po’ intristita e impigrita. C’è il bisogno di creare nuovamente la mentalità vincente che ancora non si vede, visto che questa è una piazza di primo piano e da qui in tempi recenti sono passati tanti giocatori poi finiti in Serie A come Politano, Spinazzola e Mancini. In questo periodo ho capito quanto amo questa squadra e questa città, non sono assolutamente pentito della scelta fatta”.
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Sul rendimento: “Siamo in una brutta situazione, ma il nostro obiettivo sono ancora i playoff. Con il Frosinone l’atteggiamento è stato inaccettabile, volevo farmi capire senza usare mezze parole e avevo il sostegno della società. In realtà il presidente era anche più arrabbiato di me. Sui pochi gol ho fatto una battuta un po’ cattiva, quella avrei potuto risparmiarmela”.
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Giovane che ha impressionato di più in Serie B: “Dico Nicolussi Caviglia, centrocampista di grande prospettiva. Può crescere tanto visto che è di proprietà della Juventus. Gli altri? Direi Ricci dell’Empoli e Caligara del Venezia”.
Le migliori squadre: “Lo Spezia mi ha impressionato di più, non ha sbagliato niente contro di noi e gioca il calcio più spettacolare insieme al Crotone. Benevento? Non l’ho nominato perché fa un campionato a parte”.
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