L’emergenza coronavirus ha fermato il calcio e creato incertezze per il futuro. Arrivano le parole del dirigente del club di Serie B
È un momento complicato per l’Italia, che è alle prese con l’emergenza coronavirus da quasi un mese. Il mondo del calcio è costretto a fermarsi e ciò crea problemi alla stagione sportiva, ma di fronte alla salute tutti i dirigenti e calciatori sembrano disposti a fare dei sacrifici importanti.
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Pescara, ds Repetto: “Coronavirus? Mi sento come un animale in gabbia”
Anche il ds del Pescara, Giorgio Repetto, ha detto la sua in merito alla situazione dei campionati. Queste le sue parole rilasciate a Il Centro: “Mi sento come un animale in gabbia, ma in questo momento la situazione è troppo delicata e non ci sono altri modi per agire. Ora sarebbe un controsenso assurdo riprendere gli allenamenti, perché serve solo senso di responsabilità in tutti noi. Il calcio, come tutto il mondo dello sport, deve sicuramente dare l’esempio”.
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Ripartenza il 9 maggio: “Non capisco molto di virologia e medicina però dubito che il campionato possa ripartire entro quella data. Bisognerà vedere come si evolverà la situazione in Italia e poi si faranno le valutazioni più precise, visto che nel centro-sud il picco è previsto più avanti. Se ci sono oltre 20 mila contagiati e 1800 morti è impossibile parlare di calcio”.
Giocare in estate: “Se tutto dovesse normalizzarsi, così come spero, allora potremo tornare in campo e saremo disposti a giocare anche in estate”.
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