L’emergenza coronavirus blocca i campionati, la FIGC cerca una soluzione per la stagione calcistica. Gravina fa chiarezza
Sono giorni difficili per l’Italia, costretta a mettersi in quarantena per l’emergenza coronavirus per diminuire in maniera netta i contagi che iniziano ad essere troppi. Anche il mondo del calcio è costretto a fermarsi e almeno fino al 3 aprile non si giocherà nessuna partita. Quasi tutte le squadre sono ferme e i giocatori si allenano in maniera singola a casa. Nel frattempo si discute sul proseguimento dei campionati e si cerca una soluzione.
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Serie B, Gravina: “Serve una soluzione anche per retrocessioni e promozioni”
A parlare di questa situazione di emergenza è il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Queste le sue dichiarazioni: “Abbiamo una scadenza per finire i campionati ed è fissata per il 30 giugno. In quel giorno terminano contratti, assicurazioni e licenze quindi finisce la stagione. Ci servono due mesi per portare a termine tutto con certezza, iniziando a maggio si può fare. L’unico problema non riguarda lo scudetto di Serie A, ma anche chi retrocede o chi sale dalla Serie B. Si potrebbe anche decidere di non assegnare il titolo, ma serve una soluzione per il resto” – dice Gabriele Gravina.
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Su play off e play out: “Non piacciono a tutti ed è normale. Le squadre che vogliono vincere o salvarsi vorrebbero giocare tutte le partite e hanno ragione. In questo momento però nessuno ha la certezza di poter fare una cosa anziché un’altra”.
Discutere per trovare la soluzione: “Io ho detto a tutte le Leghe di fare le loro proposte e noi le discuteremo insieme. Sarebbe importante fissare le regole subito, prima di iniziare a giocare”.
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