Il Pescara è sceso in campo con le mascherine nel pre-partita della gara con il Benevento. Legrottaglie ha spiegato il motivo e lanciato un appello
L’emergenza coronavirus tiene tutti sugli attenti in Italia, dove i casi di contagio continuano ad aumentare e preoccupare. Il Pescara, sceso in campo nella trasferta di campionato contro il Benevento, ha deciso di correre ai ripari facendo indossare ai propri calciatori, nel pre-partita del match, delle mascherine per prevenire il rischio contagio. E’ stato lo stesso allenatore degli abruzzesi, Nicola Legrottaglie, a spiegare i motivi che hanno portato a questa scelta: “Era un modo per dare un segnale perché abbiamo detto di avere avuto tredici casi di influenza e non ci hanno fatto fare i tamponi. Abbiamo cercato di dire ‘guardate che il problema c’è e forse si sta sottovalutando’ “.
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Pescara in mascherine, Legrottaglie: “Stop al campionato”
Ancora Legrottaglie ha fatto sapere: “Abbiamo fatto il minimo che potevamo fare, la priorità è quella della vita”. E poi ha lanciato un appello affinchè si proceda con l’interruzione del campionato di Serie B: “Se si fermasse il campionato per tre settimane, non si potrà più riprendere in modo normale, ma se anche non ci fosse calcio per 3-4 mesi non succederebbe nulla. Chi ama la vita sarà d’accordo. Anzi, avremmo così la possibilità di curarci e di aiutare chi ne ha bisogno”.
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Insomma, le parole del tecnico del Pescara lasciano trasparire i timori che gli sportivi, come il resto degli italiani, vivono in questo momento. Dopo il Frosinone anche il Pescara, attraverso le parole del suo tecnico, fa appello alla sospensione degli eventi.
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