Nuova vita per Antonio Cassano che è diventato ufficialmente direttore sportivo dopo il corso a Coverciano. Occasione per il futuro in Serie B.
Da quel magico gol con il Bari del 18 dicembre 1999 al 18 dicembre 2019. Nel mezzo una lunga carriera nel mondo del calcio da vero e proprio genio e sregolatezza tra giocate fenomenali ed enormi rimpianti. Questa la parabola di Antonio Cassano che ha chiuso da tempo la sua vita da calciatore per poi restare ancorato al mondo del calcio da opinionista TV, in particolare negli studi di ‘Tiki-Taka’ da dove ha dispensato spesso e volentieri dichiarazioni mai banali. Eppure Fantantonio non si è fermato qui, ed anzi ha intrapreso anche un’altra strada. Per tutte le ultime notizie sulla Serie B CLICCA QUI!
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Antonio Cassano si è diplomato nel corso per ‘Direttore Sportivo’ organizzato al Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il percorso è iniziato lo scorso 16 settembre e dopo 144 ore di lezione in aula e le testimonianze di alcuni relatori illustri provenienti da molte realtà del calcio italiano, si è concluso con una prova finale divisa in due parti tra test scritto e tesi discussa. In tal modo Cassano ha ottenuto il diploma di Ds con annessa chance di iscriversi all’elenco speciale dei Direttori Sportivi. Ora ‘Fantantonio’ è pronto finalmente a tornare in modo attivo nel mondo del calcio e chissà che non possa partire proprio da un club di Serie B.
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Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Cassano ha tracciato un bilancio della sua carriera, parlando anche della sua nuova vita da direttore sportivo: “Nel calcio sono stato molto fortunato. Volevo giocare in Serie A e l’ho fatto. Sognavo la Nazionale e ho fatto Europeo e Mondiale. Volevo indossare la maglia del club più famoso del mondo, il Real, e ce l’ho fatta. Cassano ds? Un corso di 144 ore a Coverciano, esperienza bellissima. Il titolo della tesi è ”Il conflitto con l’allenatore”. Ho tanta esperienza in questo campo (ride). Tempo? Poco. Ho messo giù solo quattro paginette. Sul tema avrei potuto parlare per tre giorni di fila e avrei impiegato almeno dieci giorni per scrivere tutto. Quindi ho fatto una sintesi. I docenti tutti bravi. Ma Ausilio è il numero uno e un punto di riferimento. Sabatini è geniale, parla di calcio sempre in termini di qualità”,.
PRONTO PER FARE IL DS – “Sì. Vorrei trovare un presidente che mi dia fiducia e piena autonomia nelle scelte. I calciatori vanno studiati e visti dal vivo più volte. A me piacciono quelli di qualità. Allenatore? Cercherei di prendere uno più pazzo di me: Bielsa. Ha personalità, fa giocare bene le sue squadre e sa di calcio. Altri due allenatori che stimo molto sono Nagelsmann del Lipsia e Rose del Borussia Mönchengladbach. Un talento? Ai Mondiali Under 20 mi è piaciuto il coreano Lee Kang-In del Valencia, un mancino alla David Silva”.
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G.B.
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