Continua la crisi della Cremonese. Il pareggio interno contro il Livorno certificata il momento negativo e la mancata svolta con l’arrivo di Baroni
I fischi dello Zini dopo il pari a reti inviolate contro la penultima in classifica sono sintomatici del periodo buio della Cremonese. Da tre turni la squadra di Baroni è stata abbandonata dai tifosi della curva che sui gradini vuoti hanno apposto uno striscione con la scritta “meritateci”. Nessuno avrebbe mai immaginato che dopo 14 giornate i grigio-rossi si trovassero a ridosso della zona playout con soli 17 punti raccolti. Le ambizioni del presidente Giovanni Rossi erano ben altre, gli addetti ai lavori davano la squadra tra le più accreditate per la promozione, complice anche un mercato importante. La Cremonese invece, malgrado l’arrivo di due bomber come Ceravolo e Ciofani, ha il peggiore attacco del campionato, con soli 10 gol all’attivo, 16 quelli subiti. In totale sono 4 le vittorie, 5 i pareggi e altrettante le sconfitte.
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Serie B, Cremonese, Rastelli meglio di Baroni
L’avvicendamento in panchina non ha dato la scossa sperata, anzi. Rastelli, lo scorso anno ad un una sola lunghezza dai playoff, era stato confermato con l’obiettivo di fare il salto in Serie A. Il tecnico partenopeo è stato esonerato dopo sette gare, mentre era in lotta per le zone alte, dopo aver totalizzato 10 punti in sette turni. Con lo stesso numero di partite, Baroni ha raccolto sette punti, uno ogni gara e si trova -4 dalla zona retrocessione. La Cremonese nelle prossime due giornate è attesa da due impegni ostici, rispettivamente in casa del Chievo e contro il Perugia allo Zini.
Q.G.
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