Nikola Ninkovic è tornato più protagonista che mai. Dopo il litigio con Da Cruz per battere un calcio di rigore chiedendo poi il cambio, oggi è stato decisivo con gol e due assist
Tutto è bene quel che finisce bene. Si possono riassumere così i venti giorni di Nikola Ninkovic: dal litigio con da Cruz chiedendo poi la sostituzione a Paolo Zanetti fino al gol e ai due assist decisivi di oggi contro il Cosenza. Un pomeriggio che scaccia così via tutte le polemiche delle ultime settimane che hanno visto coinvolto il talentuoso giocatore serbo. Lo stesso allenatore del club marchigiano ha rivelato così nel post-partita: “Lo avevo detto ieri, si era allenato molto bene da quando è tornato e oggi ha sciorinato una grande prestazione. In B non ci si può provare della sua qualità”. Lo stesso giocatore ha capito il suo errore calmandosi e chiedendo scusa ai suoi compagni durante la lunga sosta dedicata alle Nazionali. Ora il suo contributo per l’Ascoli sarà sempre più importante.
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Paolo Zanetti non l’ha convocato per la penultima sfida di campionato, persa in casa del Crotone. Ninkovic ha potuto così ritrovare la tranquillità a Belgrado per poi ritornare ad allenarsi più carico di prima. Un errore frutto della sua troppa foga di aiutare la propria squadra, ma in certi momenti c’è bisogno di maggiore lucidità e di non essere egoisti davanti al proprio gruppo. Il serbo lo ha così capito dimostrandolo oggi contro il Cosenza sul terreno di gioco realizzando un gol e regalando due assist decisivi a Scamacca. Ora l’Ascoli può gioire per i tre punti decisivi dopo una rimonta clamorosa sotto di due gol.
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S.I.