Caos in Serie C, dove la partita Rieti-Reggina non si è disputata tra infinite polemiche. La decisione del giudice di gara è maturata per un motivo preciso
Allo Scopigno di Rieti non si è giocato il match in programma tra i padroni di casa e la Reggina. Le polemiche non sono mancate, con un clima di tensione che si è respirato fin da prima della decisione maturata dall’arbitro Michele Cairano di Ariano Irpino. Il Rieti si è infatti presentato in campo con la squadra della Berretti a causa di uno sciopero dei calciatori della prima squadra contro la società, rea di non aver pagato gli stipendi degli stessi. La partita, in programma alle 15 di ieri, non è stata così disputata dopo 45 minuti di attesa. L’irregolarità riscontrata è stata nella distinta del Rieti, con l’allenatore della Berretti, Lorenzo Pezzotti, non abilitato a dirigere una squadra di Serie C. Sia Bruno Caneo, allenatore della prima squadra, che il suo vice Antonio Maschio avevano infatti inviato un certificato medico per giustificare all’assenza contro i calabresi. Il match, pertanto, è stato vinto a tavolino dagli ospiti per 0-3.
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Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli si è espresso con decisione sulla vicenda: “Le nuove regole consentono di evitare disastri. Chi non è in regola deve sapere che qualcuno, nel solco delle regole, ci metterà la faccia, studierà tutto e proseguirà a fare pulizia!”.
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Ancora, ha proseguito dicendo: “Quando abbiamo elaborato le nuove regole nessuno era così ingenuo da non mettere in preventivo che qualcuno tentasse di bypassarle. Un grande contributo è venuto da professionalità che ci hanno confortato. Hanno perso i ‘furbastri’, chi nell’ombra (qualcuno c’e’) spera di emergere, fregandosene del bene collettivo. Non è una bella domenica perché non si é giocato, ma oggi siamo più forti”. Il rischio, per il Rieti, è di essere escluso dal campionato di Serie C: non sarà tollerata una nuova irregolarità. Dopo la seconda partita non giocata la sentenza scatta in automatico.
M.D.A.
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