Nonostante il cambio in panchina la Cremonese non si rialza: contro il Benevento è arrivata la prima sconfitta con Baroni, che non ha ancora trovato la vittoria. Le ragioni della crisi
La Cremonese non riesce a uscire dalla crisi. E a poco sembra essere servito finora il cambio in panchina. Lo scorso 8 ottobre il club lombardo ha annunciato l’esonero di Rastelli e consegnato l’incarico a Marco Baroni. Ma la svolta tanto attesa (e sperata, ogni qualvolta si decide di cambiare guida tecnica) non c’è ancora stata. Con la sconfitta di ieri sera in casa del Benevento per 2-0 sale a tre il conto delle partite dopo il cambio in panchina. E di vittorie nemmeno l’ombra. Il bottino del nuovo tecnico grigiorosso è magro: due pareggi, contro Empoli e Frosinone, e il k.o. di ieri.
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Cremonese, mercato da big ma inizio flop: la situazione
Ma il problema della Cremonese non è solamente nei risultati. Da una delle regine del calciomercato estivo ci si aspetta di più sotto tutti i punti di vista. Il gioco latita, di intensità se ne vede poca e le idee sembrano più che mai confuse. E pensare che, ai ranghi di partenza del campionato di Serie B, i grigiorossi erano considerate una delle favorite dopo un mercato ambizioso, da club che decide di puntare forte per raggiungere la promozione.
Il club lombardo ha collezionato solo 2 vittorie nelle ultime 8 partite. E ora la classifica piange: gli uomini di Baroni occupano la quattordicesima posizione e sono solamente a un punto di distanza dallo Spezia, in zona playout. Insomma, ci si aspettava uno scenario decisamente diverso. Ma la Serie B è imprevedibile. Sabato i lombardi voleranno a Cosenza, altra bestia ferita e a disperata caccia di punti. La partita per la Cremonese sarà tutt’altro che semplice: ci vorrà una prova da grande squadra per tornare a puntare in alto.
F.S.