Pisa in caduta libera, test decisivi contro Salernitana e Pescara

Il Pisa è reduce da tre sconfitte e tre pareggi nelle ultime sei gare, un rendimento che ha portato i nerazzurri a ridosso della zona play out. 

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Michele Marconi @ Getty Images

Il Pisa è reduce da tre sconfitte e tre pareggi nelle ultime sei gare, un rendimento che ha portato i nerazzurri a ridosso della zona play out. Si apre poi oggi un mini ciclo di due partite che dirà tanto sul futuro del club toscano. Prima ci sarà la partita tra le mura amiche contro la forte Salernitana, successivamente il test esterno con il Pescara, che allo stadio Adriatico ha dimostrato di essere una vera e propria corazzata.

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Pisa, ultime sei partite da dimenticare

Il pareggio a reti bianche nell’esordio contro il Benevento, poi le vittorie con Juve Stabia e Cremonese che hanno fatto ben sperare. Il Pisa non è partito affatto male in questo campionato di Serie B, poi qualcosa però ha iniziato a non funzionare nella squadra allenata da mister D’Angelo. Prima il buon punto contro una squadra forte e organizzata come il Chievo, poi la sconfitta pirotecnica fra le mura amiche contro l’Empoli. Una partita persa in pieno recupero, col gol del 2-2 firmato Marconi, ed la successiva marcatura di Frattesi a chiudere la contesa a tempo praticamente scaduto.

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Da qui in poi la banda nerazzurra ha iniziato a soffrire, con il Venezia che ha fermato il Pisa sul pareggio mentre la settimana dopo tocca al Perugia. Con gli umbri sconfitta di misura, firmata dalla marcatura di Iemmello poco dopo la mezz’ora di gioco. Poi il pareggio contro il Crotone che ha fatto ben sperare in vista del difficile e sentito derby con il Livorno. Al “Picchi” a decidere la contesa di pensa uno sfortunato autogol di Benedetti.

Nonostante la sfortuna però, i risultati pesano, e per una squadra che si era ripromessa di puntare alle zone nobili della graduatoria, questo rendimento fa male. E rischia quindi mister D’Angelo, chiamato a due vere imprese contro Salernitana e Pescara, per dar linfa vitale ai suoi e per non rischiare l’esonero.

 

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