Crotone per lui significa tutto e ora spera di rivederli in alto. Massimo Drago si racconta ai microfoni di SerieBnews e ammette: “Nessuno è superiore ai rossoblù”
Con quei colori ha trascorso una vita intera. Da tifoso ad allenatore, passando per calciatore: Crotone e Massimo Drago saranno sempre parte della stessa storia d’amore, nonostante le strade del club e del tecnico calabrese si siano separate nel 2015. Eppure, per lui gli squalotti resteranno fino alla fine nel cuore, come raccontato in esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com.
Mister, se diciamo Drago, diciamo Crotone: è contento di rivedere i rossoblù in alto, dopo l’ultimo deludente campionato?
“E’ sempre un grande piacere rivedere il Crotone in alto. Sono tifoso della squadra, in primis, ancor prima di esserne stato calciatore e allenatore. L’anno scorso dissi che sarebbe stato il campionato più difficile degli ultimi anni per loro. Sulla squadra c’erano tante aspettative, in molti attendevano una passeggiata del Crotone, e invece il campionato è andato malissimo. E poi, l’anno scorso qualche giocatore non voleva restare in Serie B e questo ha creato una situazione poco chiara attorno alla società. Ora, invece, si respira un’aria diversa, seppur il telaio della squadra e l’allenatore siano rimasti invariati. La squadra ha poche pressioni, è libera di testa. Non vedo nessuna squadra giocare meglio del Crotone, tanto meno essere più forte”.
In questo Crotone, c’è qualche giocatore che la sta impressionando?
“Sì, onestamente sono molto contento per Giovanni Crociata. L’anno scorso ha faticato tanto nel trovare spazio. Stroppa lo ha fatto giocare spesso da esterno e poi è dovuto andare a Carpi per accumulare minuti. Quest’anno, invece, è diventato quasi fondamentale. Il suo rendimento si è impennato, segnando addirittura 2 gol nelle ultime 3 partite. Sta dimostrando di essere un calciatore completo, che sa segnare e ricoprire più ruoli. Stroppa gli sta dando maggiore fiducia”.
Il Crotone è certamente tra le favorite, ma la B ci ha abituato da sempre a parecchie sorprese. Quale può essere quella di quest’anno, secondo lei?
“Hai detto bene, la Serie B è storicamente un campionato pieno zeppo di colpi di scena. Una squadra di C compie il doppio salto almeno dal 2006. Le neopromosse hanno un vantaggio: non avendo pressioni, riescono sempre a giocare liberamente, senza pensieri. Quest’anno, vedo la Virtus Entella come possibile sorpresa. Può sicuramente arrivare in zona playoff e giocarsela fino in fondo per un posto in Serie A.
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Drago: “Un ritorno in panchina? Sono pronto, ma non a Crotone. La Reggina tornerà in alto”
Infine, mister Massimo Drago ha analizzato così il momento di forma di un’altra sua ex, la Reggina, squadra che ha allenato nel corso del 2019.
Mister, la sua ultima squadra è stata la Reggina: perché una piazza storica come quella di Reggio Calabria fatica a tornare ai livelli di prima?
“E’ difficile, ma la verità è che negli ultimi anni alle spalle non ha trovato una società solida. Adesso, la musica è cambiata, c’è un presidente come Gallo che ha dato man forte alle casse societarie e sta ricostruendo tutto, anche a livello organizzativo. Finalmente è tornato il giusto entusiasmo a Reggio Calabria. Quest’anno la squadra è davvero forte, non vedo altre pretendenti alla loro altezza. In Serie C possono vincere tranquillamente e ambire alla promozione diretta”.
Immagino che la vita da svincolato non le appartenga: è pronto per un ritorno in panchina?
“Sì, assolutamente. Se ci fosse la possibilità di tornare, sarei pronto senza alcun problema. La Serie B è la categoria che conosco di più, con più di 200 partite e tanti buoni campionati nel curriculum”.
Magari non si augura un ritorno a Crotone, altrimenti significherebbe che la squadra non se la stia passando bene…
“No, per carità (ride ndr). Il Crotone è in buonissime mani. In rossoblù ho fatto di tutto: il tifoso, il calciatore, il vice e l’allenatore. Non mi manca più niente”.
A.M.