Pordenone, Pobega: “Sono maturato, Gattuso determinante. Sogno il Milan”

Il centrocampista del Pordenone Pobega ha rilasciato un’intervista in cui parla del suo processo di maturazione nel calcio, passando per Milan e Ternana

Pordenone Pobega
Tommaso Pobega (Getty Images)

In Serie B sta facendo faville grazie alle se incredibili doti, ed a vent’anni, Tommaso Pobega, promette di diventare molto importante per il futuro del calcio italiano. La mezzala del Pordenone, in prestito dal Milan, ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui parla del suo passato, del suo presente e delle sue aspettative per il futuro. “In estate mi ero promesso di migliorare dal punto di vista realizzativo – ha detto il calciatore – la scorsa stagione, alla Ternana in C sono arrivato più volte davanti al portiere, peccando di cinismo. Ho cambiato mentalità: ora sono più convinto e sto raccogliendo i frutti. Sono contento, mi piace condividere il merito con la società e i compagni”.

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Pordenone Pobega: “Mancata convocazione stimolo in più”

I 4 gol in 8 partite sono merito di un ambiente a lui favorevole. “Ho trovato un ambiente positivo – ha infatti ribadito il calciatore – e molto dedito al lavoro. Ho apprezzato subito la mentalità e l’approccio trasmesso dai giocatori e dal tecnico. Mi aspetto di continuare a lavorare così e di avere sempre voglia di allenarmi e migliorarmi”.

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Su Gattuso, che lo ha osservato nella Primavera del Milan: “E’ stato determinante. Con lui ho capito il passaggio dal mondo del calcio giovanile a quello professionistico. Grazie ai suoi insegnamenti ho capito il rispetto nei confronti del lavoro e di chi lavora per te. E di non lasciare mai nulla al caso”. Su un suo possibile ritorno al Milan: “Certo. Ma per ora, appunto, lo ritengo un sogno. Devo ancora fare tanta strada. E sono concentrato sul Pordenone”. Sul discorso Nazionale, infine, e sulla mancata convocazione dall’Under 20 da parte di mister Franceschini: “Avrà le sue ragioni, non discuto. Per quanto mi riguarda, è un motivo in più per far bene e dimostrargli le mie qualità. Ne approfitto per lavorare bene con il Pordenone”.

M.D.A.

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