Giovani promesse e flop all’estero: da Macheda a Pellegri, tutti i casi più famosi

Se ne sono andati dall’Italia in tenera età, ma hanno deluso fuori dai confini. Da Macheda a Pellegri, ecco i casi più famosi di giovani promesse che hanno fatto flop all’estero

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Federico Macheda – Getty Images

Fuggiti dalla Serie A ancora giovanissimi, quando nessun club italiano aveva avuto il coraggio di puntare sulle loro qualità appena accennate al grande pubblico. Sono diversi i casi di calciatori che hanno abbandonato il nostro Paese in tenerà età, con molti rimpianti da parte di chi li avrebbe voluti vedere ancora da vicino, ma che poi all’estero non hanno trovato fortuna. flop clamorosi, che poi hanno segnato la loro carriera, visto che poi non sono più stati capaci di rialzarsi.

Giovani promesse vendute all’estero: da Macheda a Pellegri, coloro che hanno fatto ‘flop’ lontano dall’Italia

Il ‘capostipite’ di questi calciatori potrebbe essere considerato Federico Macheda. Classe 1991, si trasferì dalla Lazio al Manchester United nel 2007, a soli 16 anni. Visse alcuni momenti di gloria nella stagione 2008/2009, quando segna subito un gran gol all’esordio assoluto in Premier League. L’attaccante romano finì al centro dell’attenzione per qualche mese, fino al ritorno in Italia alla Sampdoria. Da lì la sua carriera ebbe una parabola discendente, oggi gioca nel Panathinaikos.

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Concittadino, oltre che coetaneo di Macheda è anche Davide Petrucci. Romano, sponda giallorossa, passa a 17 anni anche lui alle giovanili dei ‘Red Devils’. All’Old Trafford però il centeocampista non ha mai giocato, passando in prestito per varie formazioni inglesi. Gira l’Europa trasferendosi in Belgio, in Romania e poi in Turchia, prima di tornare in Italia, ad Ascoli.

Giovani promesse vendute all’estero: da Macheda a Pellegri, flop fuori dall’Italia

Il caso più recente riguarda Pietro Pellegri. L’attaccante classe 2000, passato dal Genoa al Monaco nel gennaio 2018 per una cifra superiore ai 30 milioni, finora con i monegaschi ha giocato pochissimo. Erano bastati pochissimi lampi in Serie A a 17 anni per farne l’oggetto del desiderio di tutte le big italiane, ma poi il Monaco è stata l’unica squadra che veramente ci ha puntato. L’età è ancora dalla sua parte, ma deve fare di tutto per non fare la fine dei suoi predecessori.

Stessa sorte per Arturo Lupoli, che dal settore giovanile del Parma, nel 2004 passa a quello prestigiosissimo dell’Arsenal. Con i ‘Gunners’ una sola presenza, prima di girovagare tra la Serie B italiana e quella inglese. Attualmente gioca in Serie C con la Virtus Verona.

M. E.

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