Il portiere e capitano del Pescara Vincenzo Fiorillo ha parlato alla vigilia del match col Crotone, in programma questa sera, reagendo alle critiche in maniera molto dura
L’inizio di campionato del Pescara è stato abbastanza positivo, anche se le ultime due partite senza vittoria hanno contribuito a creare qualche malumore nell’ambiente. Dopo i tre punti conquistati a Cosenza, la squadra di Zauri ha pareggiato con l’Entella e perso in casa del Cittadella restando a metà classifica a quota 7. Le critiche aspre dopo l’ultimo match, però, non sono proprio andate giù a Vincenzo Fiorillo: “Perdere a Cittadella non dico che ci può stare, ma non dimentichiamoci che siamo andati in casa di una squadra che ha fatto la finale per la Serie A. Bisogna essere un po’ più lucidi dei giudizi – ha detto a ‘Rete 8’ -, si sentono sempre tantissime critiche a questa squadra. A volte infondate. Sembra che non si veda l’ora che perdiamo per criticare allenatore e presidente al primo momento”.
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Il portiere del Pescara e capitano del ‘Delfino’ Vincenzo Fiorillo ha difeso a spada tratta la sua squadra. Il classe ’90, che stasera affronterà il Crotone, non ha digerito le critiche gratuite e i fischi allo stadio: “Quelli che fanno così non sono tifosi del Pescara, quelli veri erano a Cittadella e ci hanno applaudito. Veniamo da una finale playoff e si respira sempre un clima negativo nei confronti del presidente, di un allenatore e staff nuovi, che sono bravi e per la maggior parte abruzzesi. Invece non si vede l’ora di criticare qualsiasi tipo di scelta. Io credo tanto nella mia squadra, anche se credo che ci sono squadre più forti di noi ma se lavoriamo in una certa maniera con il supporto di tutti si può fare qualcosa di bello. Altrimenti ogni domenica siamo a fare i processi, così si cresce più lentamente“.
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Fiorillo continua: “E’ vero che questa è una piazza umorale. Ma l’anno scorso giocavamo male e vincevamo ed erano tutti contenti. Quest’anno se vinciamo e giochiamo male non siamo contenti lo stesso e non capisco il motivo. Allora si va a criticare a prescindere le persone. Io da capitano non l’ammetto perché so che ci sono tanti ragazzi arrivati quest’anno e vorrei spiegargli il bello di giocare a Pescara e indossare questa maglia. Ma a volte faccio fatica. Perché dopo che vinci 2-1 a Cosenza su un campo difficilissimo, se in casa con l’Entella per un passaggio sbagliato dopo un quarto d’ora sentiamo tutti i distinti fischiare faccio fatica a trasmettere a tanti ragazzi nuovi che Pescara non è questa. Ringraziamo quei 500 in curva che sanno riconoscere le difficoltà e che c’è un gruppo di persone che vuole il bene del Pescara. Io noto che a volte alcuni sono contenti quando il Pescara perde per criticare. Questi farebbero meglio a tifare altre squadre”.
F.I.
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