Salernitana, Calaiò dice addio: “A qualcuno è dispiaciuto, io non ho rimpianti”

Salernitana, Emanuele Calaiò dice addio al calcio giocato in conferenza stampa: E’ stata una mia decisione, qualcuno ci è rimasto male, ma era il momento giusto”

Salernitana Calaiò ritiro
Emanuele Calaiò (Getty Images)

Non sarà stato certamente facile, soprattutto dopo quasi vent’anni di carriera. Adesso, è giunto il momento di dire addio al calcio giocato per Emanuele Calaiò che dopo la sua breve esperienza a Salerno con la Salernitana in Serie B, ha annunciato il proprio ritiro in conferenza stampa: “Parto subito col dire che questa è stata una decisione interamente mia – spiega l’attaccante – Mi dispiace che alcuni non l’abbiano condivisa, soprattutto nella mia famiglia, dato che il traguardo delle 200 reti era vicino. Ho ragionato con la mia mente e so di aver preso la decisione giusta”. Parole piene di emozioni, quelle pronunciate da Calaiò, che poi ha aggiunto: “Tolto qualche acciacco, sto benissimo. Abbiamo soltanto anticipato una decisione ormai già presa per la fine della stagione. In estate sono arrivate molte proposte, ma sono voluto restare a Salerno fortemente, seppur in veste diversa. Sono contento di poter intraprendere questo nuovo percorso lavorativo con la Salernitana”.

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Salernitana, Calaiò ringrazia tutti e assicura: “Ho vinto e segnato tanto, non ho rimpianti”

E quando si arriva alla fine di un percorso, è inevitabile tirare le somme e chiedersi se ci siano stati dei rimpianti. Emanuele Calaiò sembra non averne, come assicurato in conferenza stampa: “Non sento di aver nessun rimpianto, anzi. Nella mia carriera ho segnato tanto e vinto tanti campionati. Rifarei tutto quello che ho fatto, senza cambiare una virgola”. Poi, una parola di ringraziamento per la Salernitana, che lo ha accompagnato nel finale di carriera: “Voglio esprimere la mia gratitudine a mister Ventura e a tutti i miei compagni che mi hanno aiutato nell’ultimo periodo e mi hanno accompagnato in questa avventura. Adesso continuerò a lavorare con i granata, ma con abiti diversi, lavorando con e a caccia di giovani. A 38 anni non puoi rifiutare la possibilità di continuare la tua carriera, anche se in un’altra veste. Ho rifiutato tante offerte, alcuni mi offrivano due anni di contratto. Sono felice qui”.

A.M.

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