Massimo Rastelli per il secondo anno guiderà la Cremonese. La squadra dell’ex attaccante potrebbe essere la sorpresa stagionale
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La carriera da allenatore di Rastelli inizia nel 2009 alla Juve Stabia, in Lega Pro Seconda Divisione. Promozione al primo anno per la squadra campana. A fine stagione lascia il club e ad ottobre viene chiamato dal Brindisi, stessa categoria, per sostituire l’esonerato Florimbi dopo solo sette turni di campionato. Quindi diventa allenatore del Portogruaro, neo retrocessa dalla B. I veneti chiudono a metà classifica. Nel 2012 torna all’Avellino, di cui era stato calciatore per un biennio. Tre anni sulla panchina degli irpini, Rastelli vince il campionato e la Supercoppa di Lega Pro Prima Divisione. Nella stagione successiva l’obiettivo è la salvezza, ma il tecnico di Torre del Greco e sfiora i playoff, mancati in seguito alla sconfitta con il Padova. Traguardo che arriva nella stagione successiva: l’Avellino si ferma in semifinale contro il Bologna. Al termine della stagione, l’allenatore lascia gli irpini dopo aver realizzato una media di 1,59 punti a gara.
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Nel 2015 l’allenatore campano firma un contratto con i sardi in Serie B. Al primo tentativo, Rastelli riporta la squadra in A, vincendo il campionato, decisivo il 3 a 0 inflitto al Bari. Riesce a salvare i sardi, chiudendo all’undicesimo posto, totalizzando 47 punti. Nella stagione successiva però viene esonerato dopo una serie di sconfitte. Da novembre 2018 allena la Cremonese, con cui l’anno scorso sfiora i playoff. La squadra lombarda è considerata una sorta di mina vagante, forse già pronta per la promozione, complice anche un mercato importante. Rastelli è fedele al 3-5-2 stile Conte, modulo con cui sa esaltare le sue squadre. All’esordio la Cremonese ha incassato i primi tre punti, espugnando il campo del Venezia. Sabato sfida casalinga contro l’Entella.
Q.G.