Il Palermo rischia di non iscriversi al prossimo campionato di Serie B a causa di problemi nella presentazione delle fideiussioni. Per analizzare la situazione, Seriebnews.com ha intervistato in esclusiva Carlo Brandaleone, giornalista molto vicino alle vicende del club rosanero
Il Palermo è di nuovo al centro delle cronache e ancora una volta per vicende extra-campo. Il mondo rosanero ha trascorso settimane travagliati tra il cambio di proprietà, la retrocessione per falso in bilancio, i ricorsi e la penalizzazione che ha salvato almeno la Serie B. In queste ore, però, la nuova dirigenza deve risolvere i problemi seguiti al ritardo nella presentazione della fideiussione bancaria necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato. “Problemi tecnologici, siamo vittime anche noi”, la spiegazione della società in conferenza stampa. Intanto, per analizzare la situazione in casa rosanero, la redazione di Seriebnews.com ha intervistato in esclusiva Carlo Brandaleone, giornalista molto vicino alle vicende del Palermo a ‘Il Giornale di Sicilia’. “La vicenda mi ha sorpreso, il fatto che fosse necessario presentare la fideiussione era noto da tempo. Così come mi ha stupito che una proprietà scrupolosa che vuole presentarsi in modo giusto nel mondo del calcio abbia sottovalutato questo termine a tal punto da non riuscire a presentare questa fideiussione in originale”, il pensiero di Brandaleone.
Il giornalista Carlo Brandaleone – intervenuto a Seriebnews.com – ricorda i precedenti che possono far sperare il Palermo: “Spero ci siano ancora dei margini per l’iscrizione. Anche lo scorso anno il Palermo e altre società di B avevano presentato fideiussioni ritenute non corrette e furono costrette a riproporle. E’ un punto in favore. L’anno scorso il club rosanero si era fatto rilasciare una fideiussione da una società che non aveva i requisiti per farlo e dopo qualche settimana riuscì a presentarla di nuovo. L’attuale presidente Albanese diede una mano al club per trovare una nuova fideiussione. Tutto questo dà forza alla situazione Palermo“. Tuttavia restano i dubbi e le perplessità sulle tempistiche di azione da parte della nuova proprietà rosanero: “Non capisco come si arrivi a presentare l’ultimo giorno la fideiussione. Tra l’altro per un importo non eccessivo, perché – se come dice il Palermo negli ultimi giorni hanno trovato 10 milioni – non si capisce come per gli altri 800mila abbiano avuto tante difficoltà da non riuscire a produrre la fideiussione in originale. Sono piccoli interrogativi che – comunque finisca – non fanno bene alla credibilità di questo nuovo gruppo”.
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Una situazione che non fa che aumentare le domande sulla forza della nuova proprietà del Palermo: “Sono tutti in attesa di capire la consistenza di questo gruppo, che coraggiosamente ha rilevato il club con i suoi debiti. Ci si ciede se saprà far fronte agli impegni futuri, tra i debiti di Zamparini e la costruzione di una squadra competitiva per cui servono grandi risorse. Per questo – continua Brandaleone – mi chiedo come si possa incaiampare su una fideiussione di 800mila euro, che rispetto al volume complessivo dell’operazione è una cifra quasi irrisoria. E’ un vortice da cui non si sa bene come uscirà il Palermo Calcio”.
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A questo punto in tanti stanno pensando al peggio. Se il Palermo non dovesse riuscire a completare l’iscrizione al campionato di Serie B, per i rosanero si aprirebbero scenari sportivi drammatici. Come la ripartenza dalla Serie D: “Se si leggono le carte federali c’è questo rischio, perché le carte dicono che le fideiussioni vanno prodotte in originale entro le 24 del giorno stabilito – spiega Brandaleone a Seriebnews.com -. Ci sono dei casi che possono fare il gioco dei rosanero, ma non si capisce perché il Palermo debba essere costretto sempre a chiedere qualcosa. Chiedere, chiedere, chiedere… Si rischia davvero di ripartire dalla D, o da quello che sarà”. In ogni caso alla nuova dirigenza va concesso il beneficio del dubbio: “La buona fede va riconosciuta fino a prova contraria, quindi immagino questi impedimenti tecnici e tecnologici che hanno ostacolato la presentazione della fideiussione. Ma non si doveva arrivare all’ultimo giorno. Ora si rischia, è chiaro. Perché ci sono quei club che aspettano un eventuale passo falso del Palermo per inserirsi, come il Venezia“.
Ora le preoccupazioni sono rivolte tutte al futuro. Anche se il Palermo riuscisse a iscriversi al campionato, il clima non sarebbe di certo dei migliori. Sia a livello ambientale che tecnico, ma Brandaleone tranquillizza: “Se il Palermo dovesse superare questo scoglio e ottenere l’iscrizione, poi il percorso sarebbe in discesa. Perché Marino è un buon allenatore, con il parco giocatori attuale, al netto di chi andrà via e chi eventualmente arriverà, ci sarà una squadra comunque competitiva, anche se magari non per salire in A. Alla fine, tra prestiti e svincolati, considerando anche che Palermo è una piazza allettante, in un modo o nell’altro la squadra si farà. Però se il buongiorno si vede dal mattino, questo è stato un brutto autogol della nuova società. Mi auguro che riesca a pareggiarlo in extremis e a portare il risultato a casa”.
Francesco Iucca
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