Una delle storture burocratiche del reddito di cittadinanza: la storia di una donna torinese, disabile con figlia a carico, che ha preso 107 euro (e 67 cent…) di RDC
Il reddito di cittadinanza, se pure sta dando un po’ di sollievo a famiglie in difficoltà, sta però lasciando dietro di sé qualche strascico di ingiustizia e poca utilità. Strascichi ovviamente dettati da storture burocratiche che però penalizzano cittadini che forse, a ben guardare la situazione, meriterebbero qualcosa di più. Questo è ciò che racconta ‘Stasera Italia’ nella storia di Patrizia, una donna torinese disabile con una figlia minorenne a carico, che a conti fatti a ricevuto “ben” 107 euro. E 67 centesimi. Un trattamento da cittadina di Serie B, un trattamento che naturalmente ha scatenato la sua rabbia e il suo legittimo sfogo. “Oltre alla presa in giro dei 107 euro, ci sono anche i 67 centesimi con cui non so cosa ci si possa comprare”, racconta Patrizia, 45 anni e mamma disabile di una ragazzina che vive con lei, in una casa popolare e senza alcuna proprietà. Proprio il profilo giusto per ricevere i famosi 780 euro. Almeno sulla carta.
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I problemi del reddito di cittadinanza: 107 euro sono davvero pochi
Una vita difficile, quella di Patrizia e di sua figlia. Senza alcun dubbio. Eppure purtroppo lo Stato non riesce a sostenerla come dovrebbe. La donna aveva riposto tante speranze nel reddito di cittadinanza, ma l’esito della sua domanda è stato decisamente deludente. 107,67 euro non bastano neanche per campare una settimana, figuriamoci un mese. “Adesso come faccio con 107 euro?”, racconta Patrizia a Stasera Italia. “Ho le bollette da pagare e la mia bambina deve andare a scuola. Pensavo che la cifra del reddito di cittadinanza mi consentisse di respirare un po’. Sono demoralizzata su ogni fronte”.
IL VIDEO DELLA STORIA DI PATRIZIA: https://mediasetplay.mediaset.it/video/staseraitalia/lingiusto-reddito-di-cittadinanza_F309210701179C06