Reddito di cittadinanza, per gli stranieri ancora grandi problemi

Giunti nella fase 2 del reddito di cittadinanza, le domande sono già tantissime ma ora c’è chi vive qualche difficoltà di troppo, come ad esempio gli stranieri

Salvini Di Maio Governo
Di Maio e Salvini (Getty Images)

Siamo già nella fase 2 della missione reddito di cittadinanza, dal 6 al 30 aprile. Sono già partite migliaia di domande e per il momento l’Inps ha bloccato la procedura online per aggiornare il modello. C’è un nuovo modulo e una nuova procedura per far richiesta, con parecchie novità. In primo luogo la semplificazione per l’accesso al sussidio per le famiglie con disabili, che avranno la valutazione del patrimonio estesa a 5000 euro per i soggetti con disabilità e a 7500 euro per i soggetti con grave disabilità. Una semplificazione necessaria per chi già vive tante difficoltà giorno dopo giorno e vuole snellire le pratiche per l’accettazione. Lo stesso non si può dire degli stranieri, che invece vedono le loro difficoltà moltiplicate a dismisura.

Reddito di cittadinanza per gli stranieri, giro di vite del Governo

Sono diverse le problematiche di chi è alle prese col reddito di cittadinanza ma è straniero. Il primo paletto, è noto, è quello di aver avuto residenza per almeno dieci anni nel nostro Paese. Ora però c’è bisogno anche di alcuni documenti aggiuntivi validati in consolato per poi produrre una certificazione. A parte il caso dei rifugiati politici, tutti gli altri stranieri devono presentare una documentazione con “una apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare”, come recita il comunicato.

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