Perugia, ecco Pavlovic: il record col Friburgo, Kevin Trapp e il tradimento alla Svizzera

Daniel Pavlovic Perugia
Pavlovic (Getty Images)

Daniel Pavlovic è stato scelto dal Perugia per rinforzare la fascia sinistra in questo finale di stagione per tentare l’impresa playoff. Tutta l’esperienza dell’esterno ex Samp tra curiosità e retroscena

E’ iniziata da circa 10 giorni l’avventura di Daniel Pavlovic con la maglia del Perugia. L’esterno classe ’88 torna in campo dopo quasi 9 mesi dall’ultima esperienza, tra Sampdoria e Crotone e un miracolo salvezza che non si è concretizzato. Corsa ed esperienza a disposizione di Alessandro Nesta, che può contare su un giocatore che di certo non ha paura di sporcarsi le mani. Certo, dovrà mettersi in forma nel minor tempo possibile e la sfida non è semplice. Ma Pavlovic è abituato a correre, visto che ha cominciato presto nelle giovanili dell’FC Rorschach, club della sua città natale in Svizzera. A 16 va via dalla sua casa e tenta l’avventura in Germania, nelle giovanili del Friburgo. Altro livello, altre strutture e altre aspettative. Ma Daniel non tradisce e diventa in fretta un punto fermo della squadra, tanto da entrare nella lista degli unici 16 calciatori svizzeri (nella categoria ‘juniors’) ad aver giocato tutte le partite della stagione. Pavlovic è giovane, ma continua a imporsi e arriva nella seconda squadra del Friburgo (insieme a Omer Toprak e Daniel Caligiuri) dopo una parentesi nelle giovanili del Grasshopper.

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Perugia, l’ascesa di Pavlovic e le annate con Trapp e Frick

A 20 anni torna in Svizzera e diventa un punto di riferimento dello Schaffausen, club di seconda divisione elvetica. Una scalata graduale che lo riporta in Germania, nel Kaiserslautern che fu di Miroslav Klose e che in quel periodo stava conoscendo quello che sarebbe diventato un portiere di livello assoluto come Kevin Trapp. Altra esperienza importante che gli vale la prima avventura in un club di massima divisione, coincisa con il ritorno al Grasshopper nel 2010. Qui può crescere soprattutto grazie agli insegnamenti di un veterano della nostra Serie B come Mario Frick, bomber con una grande storia in cadetteria. In quella squadra il talento non mancava, dall’attuale portiere del Borussia Dortmund Burki all’ex Siena Emeghara fino ad arrivare ad Hajrovic e l’atalantino Remo Freuler. Al Grasshopper Pavlovic si guadagna la fiducia di tutti gli allenatori e dei compagni, macinando chilometri e partite con grande continuità per 5 anni. Quindi la grande occasione in Serie A: prima l’anno a Frosinone, poi la Samp e infine il Crotone prima di svincolarsi e sposare la causa del Perugia.

Sul fronte nazionale, Pavlovic ha fatto tutta la trafila con le giovanili della Svizzera, ma il 31enne esterno sinistro ha scelto una selezione diversa da quella di nascita. I suoi genitori, infatti, sono di Prijedor in Bosnia: “Il ct Bazdarevic mi ha chiesto se sono disponibile e io ho detto ‘sì’, giocare per la Bosnia è un grande onore per me”. Così nel 2016 si consumava il ‘tradimento’ di Pavlovic, che nel 2017 troverà le sue due uniche apparizioni ufficiali con la nazionale balcanica (contro Gibilterra e Albania), ma senza mai incrociarsi in campo con Dzeko.

F.I.

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