Serie B, la storia di Mario Frick: dalla ‘bugia’ di Foschi all’amicizia con Igor Zaniolo
Uno dei rappresentanti più famosi del Liechtenstein è Mario Frick. L’ex Siena, Verona e Ternana vanta una storia ricca di aneddoti e curiosità
Questa sera l’Italia affronterà il Liechtenstein nella gara di qualificazione ai prossimi campionati europei. Questa sfida avrà sicuramente un sapore speciale per Mario Frick, storico bomber liechtensteinese con un passato indimenticabile nel calcio italiano.
Dopo aver cominciato a prendere confidenza con il pallone, alternandosi tra squadre del suo Paese e compagini svizzere, Frick arrivò in Italia nella stagione 2000/2001, annata in cui venne acquistato dall’Arezzo in Serie C1 per 950.000€, cifra pesante per un club di quei livelli. In quella stagione Frick segnò 16 reti che non consentirono di far ottenere al suo club la promozione in B. Le sue prestazioni però fecero letteralmente innamorare Rino Foschi, che decise di portarlo a Verona.
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Serie B, dai gol in Serie A all’amicizia con Igor Zaniolo: la storia di Frick
Per convincere il presidente scaligero Pastorello a mettere sul piatto un’offerta da un milione e mezzo, il dirigente gli disse che se non lo avesse acquistato, Mario sarebbe andato a finire al Milan o alla Juventus. Non è dato sapere, come dichiarato dal calciatore stesso, se queste parole siano o meno state basate su un fondo di verità. Frick giocò in Serie A 111 partite, indossando le maglie di Verona e Siena e riuscendo a siglare 20 gol in 111 apparizioni.
Nella storia calcistica di Mario Frick c’è anche un po’ di Nicolò Zaniolo, gioiello della Roma e della Nazionale. Durante la sua esperienza con la Ternana (tra il 2002 e il 2006) Frick si ritrovò a giocare in attacco assieme a Igor Zaniolo, papà del giovane talento giallorosso. Come da lui stesso raccontato, i loro due figli, più o meno coetanei, erano soliti giocare assieme nel cortile di casa Frick.
S.D.