Non accenna a placarsi il caos societario attorno al Palermo, tra i continui passaggi di proprietà e il rischio penalizzazione. Per spiegare la situazione attuale è intervenuta Daniela De Angeli, proprietaria delle quote del club
La cessione delle quote societarie non ha chiuso il caso intorno al futuro del Palermo, che in campo continua a lottare per la Serie A. In ballo c’è stato anche il versamento degli stipendi e con loro il rischio di una penalizzazione, poi scongiurata. Ai microfoni di ‘Trm’ è intervenuta Daniela De Angeli, che a febbraio ha acquistato il 100% delle quote del club rosanero: “Il nostro primo obiettivo resta la cessione con immissione di capitali freschi da parte di potenziali acquirenti, quindi l’ipotesi di eventuale carenza non ci preoccupa. Io ho acquistato la società a 10 euro con accollo dei debiti e così ho intenzione di venderla. L’affare sta nel comprare una società che è quasi in Serie A ad un prezzo basso rispetto alle potenzialità che ha e che può dare”.
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Palermo, De Angeli: “Il bene del club coincide con quello di Zamparini”
Daniela De Angeli, proprietaria delle quote del Palermo, ha poi aggiunto su Zamparini: “Fossi un tifoso, anziché pensare o temere che c’entri ancora qualcosa, io me lo augurerei, altrimenti non ci troveremmo in questa situazione. Zamparini non ha mai esposto la società a un rischio penalizzazione per ritardato pagamento degli stipendi e ancor meno al rischio di non essere iscritta al campionato. Se è intervenuto con il pagamento dell’ultima tranche di stipendi è perché un’eventuale penalizzazione avrebbe compromesso il cammino verso la Serie A; il bene della società in questo momento coincide con il bene di Zamparini“.
Infine sulle prossime scadenze del club: “Il 15 maggio dovremo presentare le liquidazioni Iva, non ancora le quietanze dei pagamenti, per quelle c’è tempo fino al 24 giugno. Entro il 31 maggio produrremo la documentazione relativa agli indici di liquidità e patrimonializzazione. Nel caso di insufficienza dei parametri avremo tempo sino al 24 giugno per ripianare la carenza. Alla società non è ancora stato notificato nulla. Se c’è la possibilità che venga nominato un amministratore giudiziario? Per ora nessuna”.
F.I.