La situazione dei navigator, indispensabili per il reddito di cittadinanza: ecco quali sono le loro prospettive di conferma anche oltre il primo impiego
Mentre crescono a dismisura le domande per il reddito di cittadinanza, una delle figure che al momento sono avvolte dal più vago mistero è quella dei navigator. Collaboratori assunti per guidare i richiedenti nella ricerca di un lavoro, per fare chiarezza sulla situazione di chi è alla disperata ricerca di un impiego. Ed ecco il grande paradosso: chi dovrebbe trovare il lavoro agli altri è in realtà il più precario di tutti. I 3.000 navigator che il ministero del Lavoro si accinge a reclutare per gestire il reddito di cittadinanza, con un concorso che prevederà semplicemente un test a risposte multiple, inizialmente dovevano seguire i disoccupati (circa 572 a testa) nella ricerca del lavoro, ora dovranno solo dare assistenza tecnica ai centri per l’impiego, dopo l’ultima circolare governativa. Un ruolo che è già ampiamente coperto da società di servizi che hanno tanti lavoratori precari a caccia di stabilizzazione.
Navigator reddito di cittadinanza, quanto guadagneranno i navigator
Una volta presi, i navigator per il reddito di cittadinanza percepiranno uno stipendio che dovrebbe oscillare tra 1.500 e 1.700 euro netti al mese per tre anni – secondo quanto riporta ‘Il Mattino’ – poi nel 2021 ci dovrebbe essere un concorso nazionale che le Regioni terranno nel 2021 per aumentare il personale dei Cpi. Nel frattempo si è sbloccata la partita tra governo e regioni, con il dimezzamento delle assunzioni che da seimila scendono a tremila.