Al via le domande per il reddito di cittadinanza, anche se emergono ancora criticità. L’Inps conferma la puntualità, ma Landini e la CGIL non ci stanno
Al via le domande per il reddito di cittadinanza,che sembra quasi essere realtà. A confermarlo è l’Inps, che dopo svariati rumors che riportavano un possibile ritardo sulla tabella di marcia dell’organizzazione pratica della manovra, conferma invece che è tutto pronto. Dalla nota dell’Istituto per la previdenza sociale emerge infatti che le procedure informatiche sono già pronte a permettere la ricezione delle domande per il reddito a partire dal 6 marzo in poi; inoltre, l’accredito sulle carte preposte dovrebbe avvenire già a partire dal 15 aprile.
Ma la manovra è ancora in discussione nell’aula del Senato: il 25 febbraio è iniziata l’analisi degli emendamenti sul reddito di cittadinanza e sulla quota 100, che arriveranno poi alla Camera per un’ulteriore lettura. Proprio su quest’ultimo fronte è importante guardare al dato attuale delle richieste: quasi 68.000 quelle per l’accesso al pensionamento 62 anni di età e 38 di contributi.
Reddito di Cittadinanza: ecco come trovare il modulo sul sito INPS
Il sito ufficiale dell’INPS ha pubblicato i moduli di richiesta per il reddito di cittadinanza. Il modulo, composto da 4 pagine di spiegazione e 5 di dati da compilare, non è visualizzato direttamente nella home page del sito; per ritrovarlo bisogna andare nella sezione “Tutti i moduli”. Inoltre, ed è un aspetto interessante e non ancora battuto, un pop-up informativo avverte che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili l’entità del beneficio sarà rimodulata“. Pertanto, a quanto sembra di dedurre dalla la famosa “quota 780 euro” così come era stata annunciata potrebbe essere presto ridiscussa qualora mancassero i fondi necessari. Sarebbe pur sempre un passo indietro da parte del Governo, che sta cercando disperatamente di far quadrare i conti per una misura che richiederà parecchi sacrifici.