Alfredo Donnarumma si sta confermando come la stella della Serie B grazie alla raffica di gol che sta portando il Brescia verso la promozione. L’attaccante campano si pone in scia agli altri bomber della storia delle rondinelle, come Dario Hubner
Il Brescia di Eugenio Corini continua a volare, non perde da 10 partite e da qualche settimana ha strappato la vetta della classifica al Palermo. Le Rondinelle, però, devono ringraziare soprattutto i gol del loro bomber: Alfredo Donnarumma. Classe ’90, l’attaccante nato a Torre Annunziata (proprio come Ciro Immobile) è a quota 21 in 22 partite, una media spaventosa. Il giocatore campano ha già uguagliato il numero delle reti messe a segno lo scorso anno con l’Empoli che hanno regalato la Serie A ai toscani di Andreazzoli. Donnarumma, però, il calcio dei grandi lo ha solo sfiorato ma senza perdersi d’animo, mettendosi al lavoro e addirittura migliorandosi per dimostrare che quello era un traguardo sudato e meritato. E lo sta facendo alla grande con la maglia del Brescia, che nella sua storia recente ha potuto esultare grazie a una generazione incredibile di bomber e talenti. Toni e Caracciolo poi, Dario Hübner prima. Gente che qui al Rigamonti ha gonfiato la rete parecchie volte.
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Il paragone tra Donnarumma e Hübner è pesante, non c’è dubbio. Il ‘Tatanka’, o il ‘Bisonte’ per chi preferisce, fa parte di quella Serie A nostalgica che in tanti oggi rimpiangono. Si trattadi due calciatori e due personalità totalmente agli antipodi: Hübner è nato Muggia (Trieste) e ha origini austriache e tedesce, Donnarumma è di Torre Annunziata (Napoli). I loro percorsi sono nati in zone diverse d’Italia: per il bomber nato nel ’67 una vita spesa al Nord (al massimo si è spinto fino a Perugia), per Donnarumma è stato un continuo girovagare lungo la penisola partendo da Catania. Le loro origini si riflettono chiaramente anche nella personalità: Hübner il classico friulano, dallo sguardo e i tratti un po’ severi ma buono dentro, un tipo pratico e a dimostrarlo è il record (condiviso con Protti) di aver centrato il titolo di capocannoniere in Serie A, Serie B e Serie C1. Con un unico vizio: le sigarette, anche nell’intervallo della partita. Donnarumma vive nell’era dei social, profilo basso e famiglia al centro con le radici nella propria terra. Differenze nette anche in campo: Hübner classico centravanti da quasi 250 gol in carriera (al Brescia 85 in 4 anni), Donnarumma attaccante moderno in grado di spaziare per tutto il fronte, anche da esterno o seconda punta. Il minimo comune denominatore restano i gol: il marchio di fabbrica è lo stesso e a Brescia lo stanno scoprendo con gioia.
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