Diffusi dal governo finlandese i primi dati sul reddito di cittadinanza: meno insicurezza verso il futuro, ma meno volontà di cercare lavoro.
Un equivalente del reddito di cittadinanza italiano: così si può considerare il progetto entrato in vigore in Finlandia a gennaio 2017. A beneficiarne sono state persone selezionate casualmente tra coloro che nel novembre 2016 avevano ricevuto un sussidio di disoccupazione, indipendentemente dalle condizioni economiche personali, dalla presenza o meno di altri redditi e dal fatto che stessero attivamente cercando lavoro. Era stato creato anche un gruppo di controllo: vi facevano parte coloro che non erano rientrati nell’esperimento, ma che nel novembre 2016 avevano ricevuto un sussidio di disoccupazione.
A differenza del reddito di cittadinanza italiano, che è appunto un sussidio di disoccupazione e inoccupazione, quello finlandese è un vero e proprio stipendio slegato dalle condizioni economiche personali e dalla volontà di cercare lavoro. Oggi il governo finlandese ha diffuso i dati preliminari relativi a questo biennio sperimentale (gennaio 2017-dicembre 2018).
Tre i fattori presi in esame per questi primi parziali risultati, che riguardano solo il primo anno del progetto: gli effetti del reddito di cittadinanza sullo stato di occupazione, sul reddito e sul benessere dei partecipanti. Per quanto riguarda lo stato di occupazione Ohto Kanninen, uno degli esperti dell’esperimento, ha dichiarato: “Durante il primo anno dell’esperimento i beneficiari del reddito di cittadinanza non hanno trovato né più né meno un’occupazione nel mercato del lavoro rispetto ai partecipanti al gruppo di controllo”.
Circa il reddito, il 55% dei beneficiari ha valutato il proprio stato come buono.
In merito al benessere, infine, gli esperti hanno spiegato: “Avevano meno sintomi di stress, meno difficoltà di concentrazione e meno problemi di salute rispetto ai partecipanti al gruppo di controllo. Erano anche più fiduciosi nel loro futuro e nella loro capacità di influenzare la società”.
La conclusione a cui sono giunti i ricercatori è che “Il reddito di base può avere un effetto positivo sul benessere del beneficiario, anche se a breve termine non migliora le prospettive di occupazione della persona”.
Decisione improvvisa da parte dell'allenatore che ha deciso di dire addio per sempre al mondo…
Clamorosa scelta da parte della società che ha deciso di salutare il tecnico proprio ad…
Il giocatore non rientra nei piani del Palermo e di Filippo Inzaghi: il tecnico rosanero…
Disastro totale per uno dei giocatori che ha detto addio al Milan in estate: arriva…
L'ex centrocampista nerazzurro, oggi svincolato, potrebbe accasarsi in cadetteria: se lo contendono tre società Sei…
Affare in chiusura, Andrea Colpani torna in Serie A: tre squadre sul trequartista del Monza…