Reddito di cittadinanza, Di Maio: “Lombardia terza regione in cui arriverà”

Di Maio reddito
Luigi Di Maio (Getty Images)

“La Lombardia sarà la terza regione in cui arriverà il reddito di cittadinanza”. Ad affermarlo è il vicepremier Luigi Di Maio da Atessa, per un incontro con i lavoratori della Honeywell.

Passi avanti per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, almeno stando alle parole di Luigi Di Maio. Le affermazioni del leader pentastellato arrivano in risposta alla dichiarazione che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgietti, ha rilasciato al convegno Sovranismo e Populismo. “Purtroppo – ha affermato Giorgetti – il programma elettorale del M5s al Sud ha registrato larghi consensi probabilmente perché era previsto il reddito di cittadinanza. Magari è l’Italia che non ci piace ma con cui dobbiamo confrontarci e governare”.

Oltre a Luigi Di Maio, è arrivata la risposta da parte di un altro esponente del M5s, il capogruppo dei senatori pentastellati Stefano Patuanelli. “Dire che chi ha votato M5S è ‘l’Italia che non ci piace’ è un’offesa nei confronti di milioni di cittadini che ci hanno scelto. A noi piace tutta l’Italia, specialmente quella che vuole ripartire senza lasciare nessuno indietro”.

Reddito di cittadinanza e Quota 100: serve un taglio di altri 4-5 miliardi

L’affermazione del sottosegretario leghista Giorgetti e la successiva risposta di Di Maio aumentano i malumori all’interno del governo giallo-verde in merito alle questioni relative a reddito di cittadinanza e Quota 100. Il tutto si va ad aggiungere alla gia difficile trattativa con la Commissione Ue sulla manovra economica. Servono altri 4 o 5 miliardi di tagli, e ciò ha creato un ulteriore stallo all’interno dell’esecutivo. I due partiti infatti, non intendono rinunciare ad ulteriori fondi per attuare le promesse fatte in campagna elettorale.

La riduzione del deficit al 2.04% non è bastata per scongiurare la procedura di infrazione. Il commissario europeo Moscovici insiste: “Sul deficit italiano ancora non ci siamo, la riduzione proposta non è sufficiente”.

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