Continuano le polemiche per la presenza della Juventus Under 23 in Serie C: in vista del match in programma domenica 9 dicembre, i tifosi del Pisa hanno comunicato la scelta di disertare la trasferta dello stadio Moccagatta di Alessandria.
Con un lungo comunicato i tifosi del Pisa si sono scagliati contro la Juventus Under 23 e in particolare hanno dichiarato l’intenzione di disertare la trasferta presso lo stadio di Alessandria. Ecco le motivazioni spiegate dal club toscano: “I gruppi organizzati della Curva Nord Maurizio Alberti comunicano la decisione unanime di disertare la trasferta di domenica prossima a Alessandria contro la cosiddetta Juventus B. Capiamo le esigenze delle società, costrette a far buon viso di fronte alle imposizioni della Lega. Capiamo chi afferma che la squadra vive un momento delicato e va sostenuta e per certi versi “stimolata” a far meglio. Capiamo tutto, ma non possiamo far finta di niente perché la nostra mentalità, la nostra coerenza, il nostro modo di concepire il ruolo non passivo, ma attivo, del tifoso di calcio, impongono una risposta chiara, determinata e forte contro l’arroganza del calcio moderno.”
Tifosi Pisa contro la Juventus Under 23: “Rispetto per i sacrifici delle realtà minori”
Il Pisa non tollera l’inserimento della squadra B nella Lega Pro e i tifosi rivendicano la storia della squadra: “Pisa ha una tradizione, ha giocato contro la Juventus “vera”, più e più volte, non merita di fare da “sparring” ai giovanotti più o meno di belle speranze che senza stadio, storia e seguito, la società bianconera spedisce in terza serie per fare esperienza. E se proprio il Pisa S.C. deve scendere in campo, noi non vogliamo esserci. Il ruolo di cornice a questa farsa lo lasciamo ad altri. Per noi è una gara che non esiste. Continuiamo a ripetere da anni che il calcio è della gente, è uno sport popolare, vive e ha vissuto di tradizione e campanilismi, vittorie e sofferenze.” Parole dure che colpiscono la realtà bianconera, paragonata ai sacrifici delle squadre minori: “Non possiamo tollerare che un’idea di plastica rubi un posto a qualcuna di queste “storie”, che dei tifosi debbano pagare o fare km per assistere ad una gara che al limite potrebbe avere dignità come amichevole, che i vertici del calcio continuino a massacrare il nostro calcio e le nostre “domeniche” (vedi i ricorsi e il calendario spezzatino) per poi imporre le squadre B delle “grandi”. No al calcio moderno. Rispetto per i tifosi. Curva Nord Maurizio Alberti”.
Alessandra Curcio