L’attesa è finita. Dopo nove giornate di pazienza e rabbia, il Padova ritrova la vittoria. Entusiasti i tifosi, entusiasti i giocatori, entusiasta il nuovo tecnico Claudio Foscarini.
Dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli, il Padova torna a vincere. Un’involuzione che durava da ben nove partite trova la fine sotto la guida del nuovo allenatore Claudio Foscarini. Contro l’Ascoli di Vivarini, i biancoscudati si sono imposti per 2-3 in una partita avvincente che ha visto diversi capovolgimenti di fronte (qui sintesi e highlights del match). Tanta la gioia per il pubblico della squadra veneta che può esultare dopo tanto turni di magra. I tempi non sono ancora maturi per poter davvero affermare che il cambio di panchina sia stato curativo per la sorti del Padova, ma per ora società, squadra e tifosi si godono la gioia della vittoria ritrovata. L’obiettivo è risalire in classifica e tornare in una posizione più adeguata per una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano.
Claudio Foscarini: “Questa vittoria ce la siamo meritata”
Nelle parole di Claudio Foscarini c’è tutta la voglia di riscattare una stagione cominciata col piede sbagliato: “Abbiamo giocato una buona partita, sono contento! Avevamo bisogno di reagire dopo una settimana un po’ burrascosa, e la squadra ha rialzato la testa facendomi vedere buone cose e belle giocate. La vittoria più che demerito dell’Ascoli è merito del Padova”. Qual è stata l’arma in più di questo “nuovo” Padova? “Sulle ripartenze possiamo e sappiamo far male! Per come abbiamo preparato la gara e per come si sono approcciati a questa sfida ci siamo meritati questa vittoria. Siamo stati propositivi, e mi è piaciuto molto”. Testa e cuore verso la prossima sfida che confermerà o meno il trend positivo.Calma e prudenza nelle parole di Foscarini: “Ora abbiamo 15 giorni per lavorare e preparare al meglio la sfida col Carpi. Dobbiamo lavorare sui gol subiti, i due centrali hanno sbagliato posizione ma oggi fatemi gioire per questa vittoria! Pinzi? Ha avuto un problema alla spalla. Ribadisco la mia gioia per la vittoria, ma nel contempo mi fa paura perché Padova si esalta e si deprime facilmente e quindi so cosa mi aspetta.”
Alessandra Curcio