Serie B, Francesco ‘Ciccio’ Tavano: il 10 della provincia toscana

Empoli Tavano
Francesco Tavano (Getty Images)

La carriera di Francesco ‘Ciccio’ Tavano, ex Livorno ed Empoli, attualmente alla Carrarese. Dagli inizi alla parentesi al Valencia, passando per Roma.

Sono quasi 40 per Francesco Tavano. Il trequartista, bomber e uomo squadra della Carrarese non ha ancora intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, e i numeri sono dalla sua parte, finora 7 reti in 8 presenze in Serie C. Ma la sua avventura è partita dal settore giovanile del Nola, squadra campana, nella metà degli anni ’90. Poi la Fiorentina e l’inizio della sua storia infinita in Toscana, culminata con le maglie di Livorno ed Empoli. Al Castellani, Tavano ci arriva nel 2001, in Serie B. Cinque stagioni di altissimo livello per ‘Ciccio’ con la maglia azzurra e la grande chiamata europea, il Valencia di Morientes, Villa e Canizares.

Serie B, le grandi piazze e il ritorno nell’amata Toscana

Empoli Tavano
Francesco Tavano (Getty Images)

In Spagna non va benissimo, soltanto 3 presenze in Liga. C’è però la grande soddisfazione per l’esordio in Champions League, 2 gettoni. Dal Valencia, Tavano viene girato in prestito alla Roma alla corte di un toscano DOC come Luciano Spalletti. Sotto la guida del tecnico di Certaldo arriva la vittoria della Coppa Italia ai danni dell’Inter, per un totale di 16 presenze in giallorosso, condite da 2 reti. Nella stagione successiva, Tavano torna in Toscana, al Livorno. Con la maglia amaranto il classe ’79 mette in mostra tutta la sua classe, vincendo anche il titolo di capocannoniere della B, nel campionato 2008/2009, con 24 gol. Al Livorno Tavano resta fino al 2011, anno del suo ritorno in maglia Empoli. Arrivano altre 4 annate al Castellani, 3 in B e una in A, nelle quali mette a segno ben 67 reti, Coppa Italia esclusa. Con l’Empoli, ‘Ciccio’ chiude con più di 300 presenze e il record di miglior marcatore della storia della squadra, con 120 gol messi a segno, tutti (o quasi) festeggiati con la mano in testa e la linguaccia.

Giorgio Trobbiani

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