La Nazionale di Roberto Mancini si è finalmente imposta in una gara ufficiale ieri contro una Polonia ferita e decaduta. Di Biraghi il gol che al 92′ fissa il risultato sullo 0-1 in favore degli Azzurri.
Forse in futuro sarà ricordata come la partita della svolta. E’ quello che ci auguriamo tutti come cittadini e tifosi italiani dopo aver vissuto l’annus horribilis della Nazionale italiana, incapace di qualificarsi ai Mondiali del 2018. Ci riferiamo alla partita di ieri, giocata a Chorzòw, in cui l’Italia di Mancini si è imposta contro la Polonia dei vari Lewandowski, Milik e Piatek. Un’Italia che non si vedeva da tempo, bella, organizzata e grintosa. Ciò che è mancato di più è stato un certo cinismo sotto porta con cui si poteva chiudere anzitempo la partita. Ma ciò che più conta sono i tre punti che gli Azzurri sono riusciti a portare a casa dopo una lunga crisi di risultati, e che ci hanno permesso di non retrocedere nel gruppo B della UEFA Nations League, ma soprattutto di partecipare alle qualificazioni per Euro 2020 come testa di serie.
Nonostante l’Italia non stia attraversando propriamente il periodo migliore della sua storia, essa dispone tutt’ora di un organico di tutto rispetto, che potrebbe fare la fortuna di qualsiasi club di livello in Europa. Fra talenti venuti fuori dalle Primavere dei top club a quelli passati per la Serie B, sono tanti i milioni che ruotano attorno ai giocatori della Nazionale: facendo un calcolo completo, possiamo dire che il valore degli Azzurri si aggira attorno ai 440 milioni di euro, come è già stato riportato da Calciomercato.it. Tra i calciatori più ambiti in termini di mercato possiamo annoverare indubbiamente Bonucci, valutato attorno ai 35 milioni di euro, e Donnarumma, il cui valore si aggira sui 40 milioni di euro. A centrocampo, i giocatori più costosi risultano essere Jorginho (65 milioni) e Verratti (70 milioni), con l’aggiunta di Barella che è sempre più in crescita e il cui valore attuale è di 45 milioni. Il tridente pesante dell’Italia è anche quello più ricco, in quanto comprende Insigne e Bernardeschi (entrambi valutati 70 milioni) con l’aggiunta del fantasista Chiesa, che a soli 20 anni è già valutato la bellezza 60 milioni.
Quasi tutti gli Azzurri impiegati ieri da Mancini hanno un passato nella serie cadetta del nostro calcio: analizziamo le loro prestazioni. Ottima prova per la coppia di difesa Bonucci–Chiellini (il primo ha giocato in B con le maglie di Treviso e Pisa, il secondo prima con il Livorno e poi con la Juventus nell’annata post Calciopoli) in una partita senza sbavature, ordinata e di spessore. Sulle fasce, sufficiente la prestazione di Florenzi, che in Serie B ha vestito la maglia del Crotone e ovviamente anche per Biraghi, match winner della partita, che in passato ha militato in Serie B con le maglie di Juve Stabia e Cittadella. Spostandoci a centrocampo, partita di grande livello è stata quella di Jorginho, ad oggi militante in Premier League con la maglia del Chelsea, ma che in passato ha vestito quella del Verona. Lo stesso si può dire per Barella, che ha vissuto col suo Cagliari anche l’esperienza della serie cadetta. E ancora, gran prestazione per Verratti che si è fatto notare del PSG proprio ai tempi del Pescara di Zeman (Serie B 2011/12), proprio come Insigne, ieri titolare nel tridente d’attacco. In quel tridente c’è anche Bernardeschi (ex Crotone in Serie B), autore di una prova sufficiente. Citazione speciale anche per l’esordiente Kevin Lasagna, autore dell’assist decisivo per Biraghi, che solo fino a poco più di un anno fa giocava in Serie B con la maglia del Carpi.
Guglielmo Gatto
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